Il centro non a caso porta il nome di Antonella Russo, giovane studentessa solforana, che circa dieci anni or sono, ha perso la vita per difendere la madre da una mano violenta e per lei letale, ma soprattutto per i propri diritti, per la propria libertà.
Ed oggi la madre Lucia De Stefano non poteva mancare all’appuntamento come tanti altri: Luigi Vitiello, Presidente della Casa sulla Roccia, associazione che gestisce il centro, Maria Rosaria Famoso dell’associazione Demetra, ente attuatore del centro, il capo gabinetto della Prefettura Ester Feudullo, vari sindaci come Massimiliano Carullo di Mercogliano e il padrone di casa Antonio Saggese. Ancora l’assessore regionale alle Pari opportunità Chiara Marciani e la Presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio. Un’iniziativa, sotto un sole autunnale, moderata dal giornalista di Lab Tv Alfredo Picariello, che ha commosso, ma che ha anche ispirato fiducia e vicinanza a chi, per follie altrui, si sente maledettamente sola. Al riguardo è chiara la D’Amelio.
Le Case rifugio come modello alternativo alla violenza per un reinserimento anche sociale e l’assessore Marciani ne spiega le funzioni.
Da Ospedaletto D’Alpinolo, quindi, una nuova lotta di contrasto a quella violenza repellente per tutte le vittime di un amore criminale. O, semplicemente, di un criminale.
N. B. segue servizio video