BENEVENTO – Stroncare la assurda piaga degli infortuni sul lavoro che a migliaia funestano i luoghi di lavoro e i cantieri in modo particolare. È la ratio de “La sicurezza va in cantiere”, incarnata nel camper parcheggiato dinanzi la Prefettura, iniziativa promossa da Inail, Ance, Direzione Territoriale del Lavoro col patrocinio di Prefettura e Provincia che ha ospitato i lavori. L’obiettivo di mettere in sicurezza la vita dei lavoratori è purtroppo ben lungi dall’essere raggiunto vuoi perché le imprese non investono in sicurezza, vuoi perché i controlli non sono capillari. Quelle imprese che rispettano la normativa vigente, anche alla luce del nuovo codice degli appalti, risultano essere in minoranza anche perché ancora grande è il sommerso e nel settore edile di strada da fare ce ne è tanta, specie alle nostre latitudini. Ma anche la scarsa formazione del personale è tra le cause del mancato raggiungimento di standards relativamente alti di sicurezza che poi si materializza in un elevato numero di infortuni e in un decuplicato innalzamento dei costi per le aziende.
Insomma, il messaggio è chiaro: il connubio tra imprese, organi di controllo e i sindacati è determinante per il raggiungimento degli obiettivi. Da parte sua Ance, l’associazione dei costruttori edili, pone il problema ormai perenne della corsa al massimo ribasso che rappresenta una sorta di spada di Damocle per chi, virtuoso, è propenso ad allinearsi agli standards di normalizzazione che la legge prevede.