ROMA – Scuola al via per quasi 8 milioni di studenti delle istituzioni statali e oltre 939.000 di quelle paritarie.
È l’avvio di un anno scolastico che dovrebbe rappresentare la prima messa a punto della riforma, ma che è segnato dalla vera e propria bufera estiva sui trasferimenti dei professori (lo scontro tra chi ha spinto la protesta fino a parlare di deportazione e le successive ammissioni del Ministero sugli errori del famigerato algoritmo), sugli aggiustamenti che altri guai hanno provocato, sul concorso dalle troppe bocciature, sul valzer delle presidenze.
“Sarà un anno di sfide importanti e grandi responsabilità. Le affronteremo con molti strumenti in più rispetto al passato, per fare della scuola il vero motore del cambiamento. Uno spazio da abitare non solo durante l’orario delle lezioni. Una scuola al centro di ogni comunità, aperta alle realtà che la circondano, alle famiglie, al territorio. Una nuova scuola, insieme”, ha scritto la ministra Stefania Giannini, sui social, rivolgendosi ad alunni e docenti. “Benvenuti, bentornati, buon inizio”, conclude il ministro nel suo post su Facebook.
Anche il premier Matteo Renzi ha rivolto il suo in bocca al lupo e gli auguri di buon anno scolastico a tutti gli studenti che sono ritornati tra i banchi. Un augurio particolare il presidente del Consiglio lo ha rivolto agli alunni delle zone colpite dal sisma: “Fatemi fare un in bocca al lupo, in particolare, alla scuola di Amatrice che inizierà a riaprire domani, in una soluzione per quanto provvisoria”, e anche “ad Accumoli e Arquata, dove ci saranno soluzioni un po’ diverse: la scuola comunque riparte”.
Intanto già si annunciano proteste. Il prossimo 7 ottobre è la data scelta dalla Rete degli Studenti per una mobilitrazione che da Roma si allargherà a tutta l’Italia. Gli studenti manifesteranno contro la situazione di incertezza e di precarietà in cui si trovano i tanti giovani che stanno ritornando in aula. Faranno sentire la loro voce anche contro le disparità e le disuguaglianze delle opportunità formative del sistema scolastico tra il Nord e il Sud del Paese.