NAPOLI – “Il settore primario continua a tirare sul fronte del lavoro. Un segnale evidente di un cambiamento epocale nell’economia e nella società”. Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale e presidente di Coldiretti Campania, commenta così i dati Istat sul mercato del lavoro relativi al secondo semestre del 2016. L’agricoltura registra il maggior aumento delle ore lavorate, con un incremento record del 5% annuale che è circa il doppio di quello fatto registrare nei servizi (+2,3%) e nell’industria (+2,7%). Dall’analisi della Coldiretti si conferma il trend positivo del settore primario che già nel primo trimestre aveva fatto segnare un balzo tendenziale del 5,8%. Un dato che si innesta in un quadro generale che vede una tendenza positiva a livello territoriale, con il Mezzogiorno che guida la crescita con un +1,4%, mentre il Centro cresce dello 0,8% e il Nord dello 0,6%.
“I dati confermano un fenomeno che si va consolidando – spiega Masiello – e al quale dobbiamo dare risposte rapide e concrete. Proprio di recente abbiamo assegnato gli Oscar Green Campania al Maschio Angioino, rappresentando plasticamente una nuova agricoltura spinta in avanti da giovani preparati e carichi di entusiasmo. Ogni anno premiamo i pionieri che aprono strade fino a poco tempo fa impensabili. Grande merito va alla multifunzionalità, che consente agli imprenditori agricoli di esercitare un ruolo economico e sociale ben più ampio di quello tradizionale. La sfida adesso è la partenza imminente della nuova programmazione dei fondi comunitari. Come abbiamo sottolineato al presidente De Luca nella recente visita alla Cantina di Solopaca, oltre ad augurarci tempi e metodi consoni alle sfide del mercato, chiediamo di tenere i fari accesi proprio sulle nuove generazioni. La passione dei giovani sarà la vera risposta alle esigenze di sviluppo del Sud e della Campania”.
Si conferma – sottolinea la Coldiretti – la dinamicità del settore nonostante le difficoltà che si stanno registrando sul mercato dove i compensi riconosciuti agli agricoltori sono in molti casi al di sotto dei costi di produzione. Sul piano occupazionale – continua la Coldiretti – quasi il 10% delle nuove imprese condotte da under 35 nate nel secondo trimestre del 2016 opera in agricoltura che si classifica come il settore più gettonato dai giovani dopo il commercio, secondo le elaborazioni su dati Unioncamere.