AIROLA – “La rivolta nel carcere ha una causa fondamentale ed è la riforma della giustizia minorile che oggi consente a detenuti di età fino ai 25 anni di essere ristretti nelle carceri minorili”.
A dichiara il segretario nazionale dell’Ugl Polizia penitenziaria, Alessandro De Pasquale, commenta il grave incidente avvenuto oggi nel beneventano, sottolineando come “la presenza di detenuti maggiorenni è impropria e deleteria, i più giovani vengono trascinati dai più grandi, spesso piccoli boss della criminalità organizzata, spingendoli non solo a compiere gesti avventati, ma anche complicando la loro riabilitazione. La riforma va assolutamente ripensata e corretta, imponendo un limite di età che non superi i 19 anni e prevedendo un trattamento individuale, commisurato ai problemi e alle potenzialità di ogni singolo soggetto ristretto”. “Nell’esprimere solidarietà ai colleghi rimasti feriti – aggiunge De Pasquale – vanno rimarcate ancora una volta le enormi difficoltà che gli agenti di Polizia penitenziaria sono costretti a fronteggiare ogni giorno, gli appelli spesso inascoltati, l’inaccettabile scarsità di mezzi e di risorse che si aggiunge all’inadeguatezza delle leggi dedicate ad un universo così complesso e delicato come quello esistente in ogni singolo penitenziario”.