Una riunione molto sentita con tanto di minacce di dimissioni – alludiamo al sindaco di Castelvenere Mario Scetta – che ha visto al centro del contesto diverse preoccupazioni. La prima tra tutte è quella di una mala ripartizione del flusso migratorio concentrato solo in pochi Comuni rispetto ad altri, oltre a fenomeni di illegalità come prostituzione e furti.
E anche se il Presidente della Provincia Ricci ha tenuto a rimarcare con forza che l’assemblea di oggi non è nata con l’intento di nutrire avversione all’accoglienza c’è una volontà comune di interrompere l’arrivo dei richiedenti asilo nei Comuni. Su queste basi il Presidente della Città caudina, Michele Napoletano, in seguito ad un incontro con il Prefetto, Paola Galeone, è riuscito a far in modo che tutti i Comuni caudini dove già è presente un centro di Sprar non partecipassero ai bandi per l’accoglienza. Ma nel dettaglio ci spiega.
Altro timore e mal di pancia per i primi cittadini del versante sannita è quello di non essere a conoscenza dell’arrivo nelle comunità dei richiedenti asilo in quanto l’Ente Comune si limita solo a rilasciare delle agibilità alle eventuali strutture di accoglienza. Concessione anche superabili da perizie di tecnici privati. Un atto gravissimo che snatura – a loro detta – la funzione di rappresentanti istituzionali.