AMATRICE – Il terremoto che ha scosso il Centro Italia ha creato danni ingenti a una intera penisola. Sono quasi mille le aziende agricole delle campagne terremotate dove si sono verificati danni strutturali alle case, alle stalle e ai fabbricati rurali ma anche perdite di mercato per la difficile collocazione del prodotto, costi aggiuntivi per la sistemazione degli animali sfollati con seimila pecore e mucche presenti nella zona ora anche colpita dal maltempo fino al crollo delle presenze negli agriturismi per la paura del sisma. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti divulgato in occasione dell’incontro del ministro delle Politiche agricole con gli assessori regionali all’Agricoltura delle regioni colpite dal terremoto. Moratoria dei debiti da parte degli Istituti di credito, sospensione delle bollette e delle scadenze fiscali e tributarie, anticipo delle risorse dovute dall’Unione Europea sono misure necessarie – sottolinea la Coldiretti – per lenire una situazione di grave difficoltà e creare i presupposti per interventi di carattere strutturale riducendo al minimo la burocrazia. Occorre riconoscere la specificità dell’attività agricola e procedere al piu’ presto – precisa la Coldiretti – alle verifiche dei danni con sostegni per la ricostruzione e per la perdita dei redditi. L’accertamento dei danni – conclude la Coldiretti – è funzionale per attivare gli interventi nazionali e comunitari anche attraverso i piani di sviluppo rurale attuati dalle regioni che per far rivivere le campagne devono privilegiare il legame con il tessuto produttivo agricolo del territorio.