VALLE CAUDINA – Arrivano a destinazione gli aiuti per i terremotati. A comunicarlo è il Coordinamento Caudino che si è mobilitato per le popolazioni colpite dal sisma causando 290 vittime, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. I volontari Caudini di Cervinara, Montesarchio e Paolisi hanno raggiunto uno dei punti raccolta ufficiali della zona, a poca distanza da Arquata, ed hanno scaricato i beni di prima necessità catalogati negli ultimi quattro giorni di militanza nei tre punti della Valle Caudina.
La raccolta, quindi, si ferma in attesa di comunicazioni ufficiali direttamente dal campo di Acquasanta, gestito dalla Caritas, dove decine di volontari operano senza sosta e con tenacia. “Ovviamente, la situazione è ancora delicata nelle aree colpite- dichiara il Coordinamento – ma la filiera della solidarietà diretta sta funzionando, nonostante le continue scosse di assestamento e le informazioni superficiali della stampa nazionale. Ci hanno riferito che al momento non servono più aiuti di prima necessità. Ora la mole di lavoro principale è la catalogazione capillare di tutto ciò che è arrivato. Dalle Valle Caudina e da Sirignano sono arrivati tantissimi pacchi e il coordinamento resterà in piedi anche nei prossimi giorni, perché il filo diretto con i responsabili del campo è attivo quotidianamente. La seconda partenza è prevista tra una quindicina di giorni, quando il clamore mediatico sarà minore. Caudium ha risposto bene ai nostri appelli ed i sindaci di Cervinara, Montesarchio ed Airola hanno contribuito alla riuscita dell’azione diretta”.
Proprio ieri c’è stata una forte scossa di magnitudo 4.4. alle 17 e 55, con epicentro ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, a due passi dall’area riservata allo stoccaggio del materiale giunto dai comuni di Cervinara, Montesarchio, Rotondi, Paolisi, Airola e Moiano.
La nota si conclude con un invito: “Ringraziamo i ragazzi della Curva Nord Massimo Cioffi della Sambenedettese per l’ospitalità e per il sostegno a questa iniziativa di beneficenza nata spontaneamente dal basso – chiude il Coordinamento Caudino – e ricordiamo agli interessati che la raccolta fondi deve essere curata direttamente con le istituzioni del posto per evitare ritardi ed essere sicuri dell’arrivo a destinazione”. In settimana ci sarà una riunione del Coordinamento Caudino per aggiornare gli attivisti sulle prossime tappe previste per dare una mano ai terremotati.