AVELLINO – In marcia per la Valle del Sabato. “Siamo qui per i nostri figli”, urlano dal corteo. “Non vogliamo più essere la Valle dei tumori, chiediamo di vivere in sicurezza”. Circa cinquecento persone, tra istituzioni, forze sociali, mondo associativo e semplici cittadini, si sono ritrovate stamane davanti la Novolegno per urlare la loro rabbia e chiedere la riconversione ambientale dell’intera area. Pomo della discordia il recente via libera della Provincia all’arrivo di nuovi rifiuti organici presso lo Stir di Pianodardine. Ieri mattina, inoltre, è stato consegnato un esposto al procuratore Rosario Cantelmo, altro passaggio che rilancia la sfida per l’ambiente nella Valle del Sabato. Ad Arcella ci sono rappresentanti del comitato “Noi per Avellino” e il gruppo Facebook “Non sei irpino se”, ma anche i ragazzi dell’associazione InfoIrpinia. Una marcia sofferta, con tappe mirate, nei punti critici dal punto di vista ambientale. Grazie a quanti hanno deciso di partecipare. “Una partecipazione significativa”, precisa Franco Mazza, uno dei prmotori. “E’ l’ennesima conferma che questa comunità vuole cambiare e chiede chiarezza, risposte certe per il loro futuro”. Presenti anche le istituzioni, è il caso del consigliere Gianluca festa, del consigliere d’opposizione Alberto Bilotta, dei sindaci di Atripalda e Montefredane Paolo Spagnuolo e Valentino Tropeano di Montefredane, dell’assessore all’ambiente di Avellino Augusto Penna e, ancora, della consigliera Nadia Arace. Il prima linea anche il deputato di Sel Giancarlo Giordano.