AVELLINO – “Irpiniambiente” ha avuto una condotta antisindacale con tanto di condanna anche al pagamento delle spese. E’ quanto è emerso dal Tribunale di Avellino, in composizione monocratica (Giudice Unico del Lavoro, dottoressa Monica D’Agostino), con sentenza n. 336/2016 pubblicata nella giornata di ieri. Con tale sentenza è stato rigettato il ricorso avverso il provvedimento del 9 aprile 2015 che condannava la società “Irpiniambiente” Spa per condotta antisindacale nei confronti della Fp Cgil, confermando il decreto ex art. 28 e condannandola al pagamento in favore della Fp Cgil delle spese di lite per compensi, oltre accessori di legge.
Ma ricostruiamo i fatti: nel corso dell’anno 2014 la società “Irpiniambiente” Spa aveva più volte indetto incontri sindacali escludendo dagli stessi le Organizzazioni Provinciali e convocando solo la Rsu. La Fp Cgil, dopo aver inutilmente provato a convincere la società del fatto che tale comportamento violava le norme contrattuali, aveva depositato ricorso per attività antisindacale sul quale il Tribunale di Avellino si era pronunciato con decreto lo scorso 9 aprile 205, confermando la sussistenza della condotta antisindacale e condannando la società
A tale decreto si era opposta la Società chiedendo che venisse dichiarata la legittimità del proprio comportamento con vittoria di spese.
“Ma con questo secondo pronunciamento – afferma l’avvocato Giuseppe Barrasso, dell’ufficio legale della Cgil, che ha elaborato il ricorso e rappresentato in entrambi i procedimenti la Fp Cgil di Avellino – la sentenza pubblicata ieri ha confermato la bontà della visione della Organizzazione Sindacale e che quanto sosteneva la società (che esista una contrattazione aziendale delegata che si svolge in azienda tra il solo datore di lavoro e la Rsu) è affermazione che, fortunatamente, non ha ragion di esistere”.
La sentenza in appello ex art. 28 pubblicata nella giornata di ieri, dunque, ripristina ove ce ne fosse stato bisogno il sistema di relazioni sindacali che Irpiniambiente Spa ha provato a violare con la soddisfazione della condanna anche alle spese da parte del Tribunale di Avellino nei confronti della Società.
Soddisfazione viene espressa dalla Segreteria Provinciale della Fp Cgil di Avellino da parte del Segretario Generale Marco D’Acunto, e di tutto il gruppo dirigente del comparto dell’Igiene ambientale nelle persone di Emidio Lepore (dirigente provinciale Fp Cgil), Sabino Panarella (coordinatore aziendale degli iscritti) e Rosanna Msrciano (componente della Rsu eletta nelle liste della Fp Cgil, che nella sua autonomia ha sempre sostenuto la tesi della Organizzazione Territoriale).
“La sentenza – spiega D’Acunto – segna un punto fermo nel sistema delle relazioni sindacali rispetto all’idea, che pure stava facendosi strada, che il datore di lavoro possa e debba confrontarsi solo con la rappresentanza sindacale aziendale, che in ogni caso è spesso soggetta ad indebite pressioni, su materie che rivestono interesse di carattere generale. Inoltre, questa sentenza che tutto il gruppo dirigente ritiene particolarmente importante, serve da monito anche nei confronti di alcune aziende, in particolare della sanità accreditata, che stanno pensando di intraprendere lo stesso percorso sul quale si era avviata la società “Irpiniambiente” Spa”.