BENEVENTO- Sulla vicenda Asea è intervenuto il Presidente della CNA di Benevento Antonio Catalano. Riceviamo e pubblichiamo:
“L’Asea cambi passo sulle verifiche sugli impianti termici e torni aesercitare il suo ruolo nel rispetto delle leggi”. È quanto dichiara Antonio Catalano, Presidente Cna Benevento. Che spiega: “Abbiamo l’impressione che l’Asea abbia smarrito la sua strada, mettendo in atto procedure di controlli degli impianti termici opprimenti non in linea con la normativa vigente. Come Cna chiediamo che venga fatta chiarezza sulle modalità delle verifiche sulla manutenzione delle apparecchiature. Secondo lo spirito della legge, questi controlli dovrebbero servire a contenere i consumi degli impianti termici e a garantire la loro stessa sicurezza. Se l’Asea intende gestirli solo per fare cassa, per giunta a spese dei cittadini, come organizzazione di rappresentanza della categoria dei manutentori e anche degli installatori siamo pronti a dare battaglia.
I controlli sono stati portati dall’Asea dal limite del 5% ad almeno l’80% delle verifiche sugli impianti certificati con sanzioni dai 42 euro in su.
Consideriamo la gestione dei controlli da parte dell’Asea non solo contraria al dettato legislativo, che prevede un’azione di accompagnamento al rispetto della normativa sulla sicurezza degli impianti termici, ma altresì lesiva degli stessi diritti dei consumatori. L’impressione che se ne ricava è che la società metta in atto un’azione repressiva al solo scopo di rimpinguare le proprio casse.
Se è vero che il bilancio dell’Agenzia partecipata dalla Provincia si basa per oltre il 50% sugli incassi di questi controlli, è vero altresì che non possono essere i cittadini a farne le spese. Consideriamo, altresì, anomala l’idea di utilizzare personale esterno alla società per le verifiche degli impianti. La recente decisione, infatti, di non assumere gli ispettori, ma di indurli ad aprire una partita Iva per poter continuare a svolgere il servizio, è contraria ad ogni logica di buon senso, perché comporterà un aumento dei costi e alimenterà un clima repressivo e a tratti intimidatorio.
Chiediamo, pertanto, all’Asea di allinearsi alle pratiche consolidate intutte le altre realtà territoriali, utilizzando, per le verifiche, il personale interno e applicando correttamente la normativa nazionale sui controlli che fa prevalere la logica di accompagnamento a quellasanzionatoria.
L’Asea deve dimostrarsi all’altezza delle sue funzioni e dei suoi compiti originari, evitando di rafforzare la convinzione, già purtroppo diffusa, di essere uno strumento ad uso e consumo di pochi.
Ci auguriamo, conclude Catalano, che con la nomina del nuovo Presidente dell’Asea, si inauguri un nuovo corso che porti anche al coinvolgimento della città di Benevento, finora rimasta fuori dalla gestione dei controlli sugli impianti termici, il che continua a determinare una sperequazione di trattamento tra i cittadini del capoluogo e quelli degli altri comuni sanniti. A settembre convocheremo un Tavolo con le associazioni di consumatori e dicategoria, e con tutte le figure professionali interessate, per approfondire il tema della sicurezza degli impianti termici”.