BENEVENTO – La crisi dei prezzi del grano sfocia in una giornata di mobilitazione nazionale. Una delegazione di Coldiretti Benevento ha preso parte al presidio organizzato a Potenza, con la presenza del presidente Gennarino Masiello, del direttore Francesco Sossi e del delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Davide Minicozzi.
«Siamo arrivati da Benevento a Potenza – ha detto dal palco Masiello – attraversando un paesaggio straordinario, che senza i campi di grano duro diventerebbe un territorio abbandonato e rischioso. Con il crollo dei prezzi del grano abbiamo subìto due furti, uno di identità e uno di valore economico».
Una protesta, questa, per chiedere alle Istituzioni di bloccare il fenomeno speculativo sui prezzi, che ne ha causato un crollo spaventoso portandoli al di sotto dei costi di produzione. Coldiretti chiede trasparenza nell’etichettatura di pane e pasta, due prodotti identitari fatti spesso con grano straniero e spacciati per italiani. C’è chi ha interesse a far sbarcare nei porti grano proveniente da ogni parte del mondo nel momento in cui i nostri agricoltori raccolgono nei campi, con l’obiettivo di far crollare i prezzi.
In Campania – informa Coldiretti – c’è un esempio virtuoso di pasta fatta con 100% di grano italiano. Lo stabilimento Voiello di Marcianise (Caserta), che fa capo al Gruppo Barilla, produce pasta con grano di varietà “aureo”, coltivato dagli agricoltori delle province di Avellino, Benevento, Caserta e in parte Foggia. Un esempio positivo che garantisce qualità ai consumatori e risorse vitali alla cerealicoltura. Nonostante questo esempio, sulle oltre 262mila tonnellate di frumento prodotto in Campania nel 2016 c’è stata una perdita di valore di quasi 27 milioni di euro.