NAPOLI – Il vicepresidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania Mino Mortaruolo ha incontrato i coltivatori di Agrinsieme Campania, coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari, che questa mattina, in occasione dello sciopero della semina, hanno dato vita ad un sit in al Centro Direzionale di Napoli. Con questo presidio di protesta gli agricoltori hanno voluto denunciare la crisi dei prezzi del grano dettata dalle speculazioni internazionali che sta mettendo in ginocchio uno dei più importanti settori del made in Italy alimentare nel mondo.
A margine della manifestazione, il vicepresidente Mortaruolo ha ricevuto dai rappresentanti degli agricoltori un documento di proposte.
“Questa mattina ho ascoltato le ragioni della protesta degli agricoltori di Agrinsieme Campania – ha commentato il vicepresidente Mino Mortaruolo – In particolare mi hanno informato del rischio che molti agricoltori decidano di non seminare grano per il prossimo anno. Una protesta, hanno spiegato, per denunciare come la qualità e la quantità della produzione italiana rischiano di essere danneggiate dalle importazioni di grano. Ciò ovviamente costituirebbe un grave problema per la produzione di una eccellenza del made in Italy agroalimentare come la pasta, che coinvolgerebbe anche la nostra regione, dove operano il 15% dei pastifici italiani e il consumo di pasta è il più alto al mondo, ed in particolare anche le aree interne, dove la coltivazione di grano duro è molto estesa.
Credo senza dubbio che le ragioni degli agricoltori vadano ascoltate e tenute in debita considerazione. Studierò con attenzione il documento che mi è stato consegnato e mi interesserò personalmente della problematica. Alcune proposte, come il rinnovamento della filiera o il miglioramento della qualità delle produzioni, possono sicuramente essere oggetto di discussione e approfondimento. Interessante anche la proposta di utilizzo dei fondi agricoli per valorizzare e promuovere la pasta campana. Non dimentichiamo infatti che in Regione abbiamo da subito affermato la volontà di valorizzare e diffondere la cultura del mangiar sano e in particolare la dieta mediterranea, valorizzando i prodotti del territorio e la filiera corta.”