BENEVENTO- La Uil sarà in prima fila nel sostenere il rifinanziamento del programma «Garanzia giovani» presso la commissione Europea, ma è necessario, innanzitutto, rendere ancor più trasparente il bilancio, a due anni dall’inizio dello stesso programma, di come e quanto ha funzionato. E’ questa la posizione della Uil secondo la quale a fronte di oltre 945.000 ancora iscritti, e dei circa 733.000 presi in carico dai servizi per l’impiego, non c’è, sino a oggi, un’analisi cruda sulle 363.000 proposte fatte ai ragazzi e alle ragazze. E a quanti, tra essi, è stato offerto un impiego, stabile o temporaneo. Sembra, infatti, al di là di alcune positive esperienze “regionali”, che prevalga il “tirocinio” come offerta principale. Se così fosse sarebbe opportuno sia rivedere dalle fondamenta il programma Garanzia Giovani che riscrivere le regole dei tirocini non curriculari, fuori dal ciclo di studi. Insieme ai voucher, infatti, questo importante strumento sembra sfuggito di mano e sembra nascondere, spesso, rapporti di lavoro “normali” con grave danno per i ragazzi e le ragazze. Ma c’è anche la beffa che ciò avviene con i soldi del contribuente.
“Governo e Regioni,dichiara Fioravante Bosco segretario aggiunto della Uil Benevento/Avellino, colgano questa occasione per ridefinire le modalità di utilizzo del tirocinio riportando questa opportunità alla sua finalità: una vera prima esperienza con l’ambiente di lavoro che sia coerente con il ciclo di studio perfezionato da ciascun giovane”.