BENEVENTO – Quattro ore di sciopero, dalle 9 alle 13 di oggi, nelle quali i Vigili del Fuoco, in contemporanea con i loro colleghi di tutta Italia, hanno inviato al governo il forte segnale del loro malessere, chiedendo provvedimenti legislativi di equiparazione del trattamento retributivo e pensionistico con quello degli altri Corpi dello Stato. L’iniziativa è a firma del Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco che da tempo ha sollevato il caso retribuzione e pensioni comparandole con gli appartenenti alle Forze di Polizia rispetto ai quali percepiscono “oltre 300 euro in meno al mese”.
Due giorni dopo, mercoledì 13 Luglio, i caschi rossi hanno indetto una ulteriore protesta a Roma davanti alla sede del Ministero dell’ Economia, cui parteciperà anche una delegazione di pompieri beneventani. La mobilitazione fa seguito alle numerose proteste che nei mesi scorsi il sindacato Conapo ha organizzato a Roma presso le sedi nazionali del partito democratico e nuovo centro destra, dopo aver protestato al Ministero dell’ Interno, al Ministero della Pubblica Amministrazione e in tutte le province d’ Italia presso le prefetture.
“Rischiamo la vita come e piu’ degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato e siamo impiegati nei servizi di pronto intervento dal giorno dell’ assunzione sino al giorno della pensione, un servizio operativo che non ha eguali nello Stato, eppure ‐ spiegano i sindacalisti del Conapo Christian Francesca e Livio Cavuoto‐ siamo il Corpo meno retribuito, percepiamo oltre 300 euro mensili in meno e non abbiamo le tutele previdenziali degli altri corpi, nonostante diamo la vita per la sicurezza dei cittadini. Siamo veramente amareggiati dal disinteresse della politica verso i Vigili del
Fuoco, eppure non chiediamo privilegi ma la sacrosanta parità di trattamento lavorativo.
Chiediamo a Renzi e Alfano di dare ai Vigili del Fuoco la stessa dignità lavorativa degli altri servitori
dello Stato “.
I Vigili del Fuoco del Conapo informano che durante l’azione di sciopero saranno garantiti tutti i servizi essenziali di soccorso pubblico alla popolazione e preannunciano ulteriori azioni di protesta se il governo non metterà all’ ordine del giorno la questione Vigili del Fuoco, ivi compresa la cronica carenza di personale.