BENEVENTO – “L’Alta Capacità Napoli Bari sarà l’opera infrastrutturale più grande mai realizzata nel sud Italia”. Così Umberto Del Basso De Caro, Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel corso del convegno ‘La stazione Hirpinia e la logistica: prospettive di sviluppo della Valle dell’Ufita’.
“Le nostre condizioni – ha aggiunto il Sottosegretario al Mit – sono tali che se non realizziamo questa infrastruttura saremo territori non attrattivi per nessuna forma di sviluppo industriale. Così, invece, riusciremo a rompere un isolamento che dura da troppo tempo. L’opera – ha aggiunto Del Basso De Caro – sarà completata nel 2028 e i bandi di gara saranno pubblicati a giorni: il bando della Napoli-Cancello (che avrà base d’asta di 375 milioni di euro) sarà pubblicato la prossima settimana, mentre il bando della Cancello-Frasso (base d’asta di 325 milioni di euro) uscirà il 25 luglio. Una linea che attraverserà quattro province (Napoli-Caserta-Benevento-Avellino) e interessa 35 Comuni della Campania e che non resterà più solo fine a stessa – ha dichiarato il Sottosegretario del Governo Renzi – ma segnerà lo sviluppo delle aree interne che stanno vivendo purtroppo il dramma dello spopolamento e della riduzione dei servizi. Per la Campania – ha aggiunto Del Basso De Caro – l’apertura di questi cantieri rappresenta una grande occasione e, la realizzazione della ferrovia, non riguarda solo i tracciati ma anche la riqualificazione urbana e territoriale.”.
E sulla piattaforma logistica l’on. Del Basso De Caro ha chiarito: “Ribadisco che non vi sarà alcun dualismo tra la piattaforma logistica di Flumeri e quella di Benevento, anche perché sarà il mercato a decidere. Le due cose stanno bene insieme se faranno attività diverse”. Da qui le conclusioni del Sottosegretario Del Basso De Caro: “Sviluppare il miglior coordinamento con il territorio sarà la scelta operativa strategica che consentirà di raggiungere, attraverso analisi costi/benefici e attente valutazioni, risultati concreti in tempi ragionevoli, adoperando al meglio – conclude Del Basso De Caro – le risorse economiche disponibili”.