CAMPOLATTARO – Prosegue l’azione di valorizzazione da parte dell’Asea dell’ambito complessivo della diga di Campolattaro. “Una realtà significativa – si legge nella nota inviata alla Stampa – è quella naturalistico ambientale che si trova intorno all’invaso. La realizzazione di quest’ultimo ha generato un’area ricca di numerosi habitat che vede la presenza di specie faunistiche ed avifaunistiche.
Tale ecosistema trova riconoscimento da parte della Commissione Europea in quanto sono state identificate nell’ambito della Rete Natura 2000 l’Area Sic (Sito di interesse comunitario) Area Sic (Sito di interesse comunitario) “Alta Valle del Fiume Tammaro” e l’Area Zps (Zona di protezione speciale) “Invaso del Tammaro”.
All’interno di esse, è presente un’area naturalistica protetta di circa 1.000 ettari gestita da oltre dieci anni dal Wwf.
In merito, al fine di disciplinare la conduzione dell’oasi, l’Asea, soggetto gestore della diga, ha di recente sottoscritto una convenzione con il Wwf Sannio.
La primaria finalità dell’accordo consiste nel proteggere e salvaguardare l’ecosistema ivi presente.
Congiuntamente promuovere e realizzare delle attività per un turismo sostenibile: educazione ambientale, giornate ecologiche, escursionismo, birdwatching, ricerca naturalistica, con l’intento d’interessare ed attirare un turismo di qualità anche a livello internazionale.
Vi è altresì il preciso intento di realizzare, nei prossimi mesi, anche con fondi del Psr e comunitari, una serie d’interventi fra i quali: la creazione di un centro di recupero e primo soccorso della fauna selvatica (Cras); il rifacimento dei sentieri esistenti con staccionate e tabellazione; la sistemazione e messa in sicurezza del sentiero denominato “livelletta” che percorre per oltre venti chilometri il perimetro dell’invaso, con installazione di tabellazione e punti di osservazione; l’istituzione di un marchio dell’Oasi per le attività agricole ecosostenibili e individuazione di aree espropriate da destinare a progetti di ricerca”.
“E’ molto importante la collaborazione fra l’Asea ed il Wwf – ha affermato il presidente Alfredo Cataudo – per la protezione e la promozione dell’area.
Siamo certi che, agendo qualitativamente in sinergia aumenteranno le presenze al centro visite, meritevolmente condotto dal lavoro dei volontari, e la realtà della diga sarà sempre più conosciuta ed apprezzata anche in ambito nazionale.
Il complesso sistema dell’invaso si caratterizza davvero come la più importante industria “verde” del Sannio.
Come Asea stiamo facendo germogliare un circuito virtuoso sul territorio, che coinvolge le associazioni, gli agricoltori, i giovani, i titolari delle attività produttive e ricettive”.
Presso l’Oasi si effettuano visite guidate, per maggiori informazioni si possono visitare il sito web (www.aseaenergia.eu) ed il sito (www.naturalmenteoasi.it).