BENEVENTO- Uno dei primi impegni del sindaco Mastella è senza dubbio la questione legata alla mensa scolastica. Ieri Mastella ha incontrato i rappresentanti dei comitati dei genitori e un gruppo di dipendenti della mensa nonchè i rappresentanti di Altrabenevento. In campagna elettorale Mastella aveva fatto riferimento al centro di cottura di Capodimonte, per altro chiuso, ma ora avrebbe frenato su questa soluzione. Lo riferisce Altrabenevento che si dice delusa dalla prima sortita pubblica del sindaco. Sandrucci e compagni censurano il modus operandi del sindaco di affidare a media compiacenti la propria versione dei fatti e negano di aver mai chiesto al sindaco di escludere arbitrariamente alcune ditte dalla gara per l’appalto. “Abbiamo chiesto che il Comune di Benevento provveda innanzitutto a recuperare il centro di cottura comunale di Capodimonte e quindi ad invitare alla gara di appalto ditte qualificate e locali e non solo quelle che posseggono un centro di cottura privato in zona. Abbiamo anche chiesto, prosegue Altrabenevento, che alla Quadrelle 2001 siano contestate tutte le gravi violazioni più volte segnalate anche in relazione alla gestione del personale. Attendiamo una prossima convocazione per conoscere le precise intenzioni della nuova amministrazione comunale relative al servizio di mensa scolastica. Pronta la replica del sindaco che giudica il primo incontro sulla mensa scolastica “un mero appuntamento informale, in attesa di avere dettagliati rilievi da parte dei presenti alla riunione e tenuto conto che il dirigente preposto alla gestione della mensa era stato arrestato il giorno prima”. Mastella tiene a precisare che i costi di riattazione del centro di cottura di Capodimonte sono, oggi, insostenibili per il Comune di Benevento e chiama ad un maggior senso di correttezza Altrabenevento avvertendo che in mancanza di ciò incontrerà in futuro solo il comitato di mamme, i lavoratori e gli insegnanti con i dirigenti degli istituti. Non male come prima schermaglia, nulla da eccepire. Al di la degli slogan elettorali, che poi si sciolgono come neve al sole, resta l’atteggiamento “risoluto” del sindaco che fa capire e molto del suo quinquennio a Palazzo Mosti.
