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Agroalimentare, Campania sul podio per i prodotti tradizionali

Agroalimentare, Campania sul podio per i prodotti tradizionali

27 Giugno 2016 | by Anna Liguori
Agroalimentare, Campania sul podio per i prodotti tradizionali
Attualità
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CAMPANIA – L’Assessorato regionale all’agricoltura della regione ha reso noto che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero per le Politiche agricole agroalimentari e forestali di revisione dell’Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali, noti anche come Pat, l’anticamera di tante Dop e Igp.

Sono 32 le nuove registrazioni in Campania, che portano complessivamente a 468 il totale, facendo salire la Campania al primo posto in Italia per numero di prodotti. Secondo i dati diffusi dal Mipaaf al secondo posto, invece, c’è la Toscana (460), seguita dal Lazio (396), Emilia Romagna (387) e Veneto (378). Complessivamente sul territorio nazionale i Pat sono 4965.

La Campania, che con il 9,4% dei Pat guida la classifica nazionale, ha agganciato e superato la Toscana inserendo nella lista alcuni prodotti di eccellenza, come l’Origano del Matese, noto per la delicatezza e raccolto in luglio e agosto anche sopra i 1000 metri, nei tenimenti dei comuni di Letino e Gallo Matese, in provincia di Caserta, ma anche il Melone di Capua (Ce), di sapore particolarmente dolce e taglia ridotta, diventato una rarità.

“Apprendiamo con grande soddisfazione la notizia – commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale della federazione nazionale – a conferma dello straordinario patrimonio agroalimentare che possiede la nostra Regione. Un primato che va difeso con i denti dai tentativi di speculazioni e di imitazioni, ma anche dalle aggressioni commerciali di chi prova a far passare ancora un’immagine negativa”.

I Pat sono il punto di partenza per avviare politiche di sviluppo del turismo rurale e, più in generale, insieme alle Dop ed alle Igp, rappresentano una risorsa per lo sviluppo ed il rilancio del comparto agroalimentare italiano. L’inserimento nell’elenco permette di salvaguardare la tradizionalità dei processi produttivi rispetto all’omologazione.

In Campania, negli ultimi anni, si è tentato anche di promuovere i Pat in quanto tali con apposite politiche di sviluppo attuate dal Settore Sperimentazione, informazione, ricerca e consulenza in agricoltura dell’assessorato all’Agricoltura, con l’iniziativa Sapore di Campania, che punta con un marchio collettivo a valorizzare queste emergenze gastronomiche. Una sfida lunga e faticosa, proprio perchè i prodotti sono tantissimi.

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