BENEVENTO- Passate le elezioni torna la quotidianità fatta di problemi irrisolti. Quello degli spazi sociali, per esempio e delle associazioni alle prese con le nuove strategie del comune e le vecchie questioni legate alla loro presunta morosità. In una nota Giardino di Oren – Bambino incompreso – Magnifico Visbaal – L@p Asilo 31 rendono noto che sono state notificate dall’avvocatura del Comune di Benevento i primi avvisi di comparizione in Tribunale per le associazioni, “che secondo le assurde logiche di ragioneria della Corte dei Conti, sono accusate di morosità ai danni del comune. Proprio il “Giardino di Oren”, tanto corteggiato durante questa campagna elettorale, prosegue la nota, è stata una delle prime associazioni ad aver ricevuto la notifica insieme alla “Forza della Vita” e “Futuro Down” e alle quali seguiranno “L@p Asilo 31”, “Vivere Dentro”, “Il Bambino Incompreso”. Le associazioni che hanno garantito servizi ai disabili, ai bambini, ai cittadini in maniera gratuita e libera, che hanno promosso reti e legami di solidarietà attiva tra le persone che soffrono sotto i colpi della crisi economica, avanzano crediti e non di certo debiti nei confronti del Comune e della comunità! Chiedere al mondo dell’associazionismo che offre servizi sociali e culturali alla comunità di pagare fitti esorbitanti impossibili da sostenere con l’autofinanziamento significa chiudere ed eliminare spazi di democrazia e libertà. La dismissione del patrimonio comunale imposto dalla Corte dei Conti e il diktat di “far cassa” sugli immobili comunali imposti alle amministrazioni comunali stanno determinando una scomparsa dell’associazionismo, l’abbandono e lo svuotamento delle strutture comunali e quindi un conseguente impoverimento della comunità. Chi ha oggi l’onere di amministrare la città ha anche il dovere di segnare un’inversione di tendenza rispetto alle logiche del “far cassa”, immaginando nuove modalità di gestione degli immobili comunali sociali e culturali, tutelando e non mortificando il protagonismo sociale di chi con le proprie attività determina un arricchimento della città in termini sociali, culturali, civici”. Un appello viene lanciato a tutte le realtà dell’associazionismo di base, laico e cattolico, a tutte le forze sinceramente democratiche, alle realtà sindacali, alle forze dell’autorganizzazione sociale per la costruzione di un fronte unitario in difesa degli spazi sociali e culturali che devono essere concessi secondo i principi di gratuità e libertà a chi li gestisce garantendone la manutenzione ordinaria. Già hanno aderito michelangelo fetto solot, gennaro del piano, rosita galdiero, francesco nardone, nicola sguera. Intanto un’assemblea è stata convocata Lunedì 27 Giugno alle ore 20 presso il L@p Asilo 31 di Via Firenze.