“Questo riconoscimento – spiega Petolicchio, che è anche vicepresidente di Aprol Campania – è l’unica soluzione per unire la produzione campana evitando la frammentazione del comparto olivicolo. La nostra associazione opera da sempre per una politica della qualità dell’olio campano, spingendo verso la crescita. L’istituzione dell’IGP estenderà a tutti i produttori regionali lo stimolo verso questo obiettivo”.
“La nascita del comitato – aggiunge Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – risponde ad un’esigenza sentita da tempo. Il settore olivicolo ha due caratteristiche fondamentali. Da una parte c’è una produzione di altissima qualità, sempre più apprezzata nel mondo. Dimostrazione palese è la recente visita di buyer asiatici e nordeuropei nel salernitano. Ma dall’altra parte si sconta la piccola dimensione che spesso caratterizza le aziende olivicole. L’IGP assicurerà lo slancio verso una maggiore riconoscibilità sui mercati esteri del nostro olio extravergine. Le imprese premiate di recente da Regione e Coldiretti con il premio ExtraBigpio hanno raccontato una storia che va già oltre. Il loro approccio altissimo alla qualità le vede già protagoniste dagli Stati Uniti al Giappone. Questa è la strada giusta. Coldiretti è fortemente impegnata nella difesa dell’identità del patrimonio agroalimentare. Il nostro olio viene apprezzato al primo assaggio, ma ora bisogna dargli il passaporto dell’IGP per essere forte in Europa e nel Mondo”.