APICE- Approvato il progetto definitivo per il ripristino della transitabilità della Strada provinciale 33 sul ponte Ufita. Lo comunica il Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci che ha approvato stamani la relativa delibera e gli allegati tecnici predisposti dal Settore Tecnico – Servizio Tutela Ambiente.
L’intervento, che mobilita risorse finanziarie per 2.230.000 Euro, è il più importante tra quelli programmati dalla Provincia per la ricostruzione dopo l’alluvione dell’ottobre 2015.
Per la riapertura al traffico del ponte Ufita sulla Sp n. 33, che è a servizio dei flussi veicolari tra i comuni sanniti di Apice e Sant’Arcangelo Trimonte e di quelli confinante della Provincia irpina, la Provincia era già intervenuta con alcuni lavori di somma urgenza sull’alveo fluviale nelle ore immediatamente successive alle eccezionali precipitazioni atmosferiche del 14, 15 e 19 ottobre dello scorso anno.
Evidentemente, però, tali interventi non potevano risolvere i pesanti problemi di stabilità interessanti una infrastruttura lunga circa 100 metri: la imponente massa d’acqua abbattutasi in quei giorni dello scorso autunno infatti aveva irrimediabilmente compromesso la stabilità di tutta l’area già devastata da un precedente evento calamitoso del 2013.
La gravità della situazione aveva indotto il Servizio di Tutela Ambientale della Provincia, coordinato dall’ing. Gennaro Fusco, a predisporre un Progetto generale di sistemazione e risanamento dell’intero contesto fluviale sia a monte che a valle dell’area attraversata dalla Strada n. 33.
L’importo delle opere previste fu quantificato in 5 milioni di Euro: pertanto, il progetto approvato stamani per la transitabilità del ponte sull’Ufita costituisce uno stralcio di quello più generale. Tale decisione è stata adottata in considerazione della scarsità delle risorse finanziarie disponibili e della necessità di dare una urgente risposta alle legittime istanze dei cittadini-utenti che chiedono la restituzione al traffico veicolare del ponte.
Lo stralcio delle opere di ripristino è stato individuato con la cooperazione che l’Università degli Studi del Sannio ha offerto alla Provincia a seguito di un protocollo d’intesa siglato con pochi giorni dopo gli eventi alluvionali. L’Ateneo di piazza Guerrazzi infatti, dopo aver presentato una Relazione di approccio metodologico all’intervento, ha poi delineato, su incarico del Servizio Tutela Ambiente, la progettazione strutturale definitiva per la quale si sono impegnate le eccellenze dell’Università sannita nelle persone dei docenti Maria Rosaria Pesce, Nicola Fontana e Stefania Sica.
Con tale supporto scientifico gli architetti Raffaele Rabuano e Carmineantonio De Santis e la supervisione dell’ing. Fusco del Servizio Tutela Ambiente della Provincia, con un lavoro puntuale e metodico, hanno predisposto il progetto definitivo costituente il pacchetto di intervento principale del dopo alluvione.
Il Commissariato per l’emergenza, dopo la Convenzione stipulata con la Provincia nello scorso mese di febbraio, ha messo a disposizione per l’Ufita 1.800.000 Euro: pertanto la Provincia ha richiesto una integrazione finanziaria pari a circa 400mila Euro.
Il progetto sarà ora sottoposto al Commissariato per l’adozione definitiva.
Il Presidente della Provincia Ricci ha dichiarato: “Con l’approvazione del Commissario per l’emergenza alluvione arch. Grimaldi, che peraltro ha più volte effettuato sopralluoghi nell’area dell’Ufita, e con il supporto scientifico dell’Università del Sannio abbiamo tracciato un percorso tecnico-amministrativo per consentire nuovamente il traffico veicolare sulla Strada provinciale n. 33 che è a servizio di tanti concittadini sia del Sannio che dell’Irpinia e che costituisce un supporto essenziale all’economia di una vasta area nel cuore di queste due Province. Vorrei sottolineare la cooperazione delle Istituzioni con l’Università del Sannio al fine di dare la migliore risposta possibile ai problemi delle popolazioni: stiamo insomma facendo tutto il possibile per restituire serenità agli abitanti dei nostri Comuni”.