BARI – E’ amato e stimato in Puglia, come anche nella sua città, e per questo il trombettista beneventano Luca Aquino, è il nuovo direttore artistico del “Bari In Jazz 2016 ” che si conferma quindi come un festival diffuso: dal 1° giugno al 28 luglio riempirà luoghi di pregio e piazze della città pugliese : Cattedrale e Auditorium Vallisa a Bari, piazza Duomo a Giovinazzo, piazza Gonnelli a Turi, piazza Sedile a Corato, l’Atrio di Palazzo de Mari ad Acquaviva delle Fonti; i concerti di artisti di fama internazionale si terranno anche sulla spiaggia di Cala Paura a Polignano, al Trullo Sovrano ad Alberobello, al Chiostro di San Benedetto a Conversano, al Castello Svevo di Gravina in Puglia, al teatro Rossini a Gioia del Colle e all’anfiteatro Ponente a Molfetta.
Novità di questa seconda edizione metropolitana è il Bari in Jazz Kids, una sezione dedicata ai ragazzi, con il sostegno della compagnia aerea Royal Jordanian, in collaborazione con la Jordanian National Orchestra Association e l’ Orchestra Borgo Antico e Città dei bimbi e che rientra all’interno della campagna internazionale UNESCO #UNITE4HERITAGE.
“Da qualche mese, con la conferma delle onde gravitazionali, già anticipate dal Albert Einstein nel 1916, abbiamo la certezza che anche l’universo ha un suono – commenta un emoziato Luca Aquino. Qualche giorno fa ho ascoltato la prima registrazione sonora, effettuata e condivisa on line dagli scienziati dell’osservatorio LIGO, e ho provato la stessa emozione di quando ascoltai, per la prima volta, il suono soffiato di Chet Baker e la stellare versione di ‘My Funny Valentine di Miles Davis. L’ampiezza e la profondità dei loro silenzi, la maestosità di ogni singola nota, il senso di rotazione del loro vibrato, il pensiero lucido e allo stesso tempo etereo, sempre alla base della loro attività creativa, nel caso di Miles dirompente come la collisione di quei due buchi neri che ha dato il La all’onda sonora rilevata. La musica è viva se libera. Nella nostra galassia ci sono nove miliardi di pianeti abitabili come la Terra e nell’universo osservabile ci sono cento miliardi di galassie. Buona musica”.