Un seminario per introdurre alla conoscenza del nuovo Codice dei Contratti Pubblici e relative conseguenze nella disciplina degli appalti pubblici e delle concessioni. L’Europa chiede che si facciano significativi cambiamenti nella disciplina degli appalti pubblici in un Paese come il nostro in cui la perversa commistione tra politica e affari, in materia di appalti pubblici rappresenta il nervo scoperto di un sistema inquinato che il nuovo codice vorrebbe emendare. Da qui l’interrogativo, se sia possibile aprire un nuovo capitolo di glasnost nella controversa materia di cui il nuovo codice è espressione. Il seminario, organizzato da Medil e dal l’IGI, l’istituto Grandi Infrastrutture presso il Demm a Via delle Puglie ha inteso rivolgere il proprio contributo proprio alle imprese, recare loro un indirizzo metodologico ed anche etico in un contesto assai delicato come il nostro. E d’altra parte il messaggio che lancia il Professor Forte, ordinario di Diritto Amministrativo dell’Unisannio è molto chiaro.
La ratio del seminario nelle parole di Flavian Basile presidente del consorzio stabile Medil
Il Sannio e le grandi opere annunciate dal Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti. Due miliardi di investimenti e grandi possibilità di lavoro. Innegabile che proprio il Governo e nel caso il Sottosegretario sia stato il convitato di pietra del seminario atto primo; non è escluso che De Caro possa parteciparvi in seguito a suggello dei grandi intendimenti di palingenesi che la materia dovrebbe recepire da questa stagione di grandi trasformazioni.
Un parterre di estremo lignaggio ha arriccghjuito il dibattito. Dai già citati Fort e Basile, al direttore del Demm Marotta, all’avvocato Titomanlio, all’avvocato Chica alla professoressa Tartaglia Polcini, all’avvocato Fabio Salierno in rappresentanza di Finmeccanica
