BENEVENTO- La frana della Statale 87 non passa mai di attualità. Ieri sera l’occupazione della sede stradale da parte di alcuni sindaci del comprensorio, Fragneto Monforte, San Lupo, Torrecuso, Sassinoro, Pontelandolfo, Campolattaro e Casalduni, oggi la riunione in Prefettura tenuta dalla dottoressa De Feo e con una nutrita rappersentanza di Primi Cittadini assai esacerbati e polemici. Sullo sfondo i tempi tecnici, non certo brevi, della riduzione in pristino del movimento franoso, ritenuto una sorta di Montaguto in proporzioni più ridotte. Toni molto concitati da parte dei sindaci. Da un lato si reclamano tempi e modalità snelle, atteso che si abbia contezza di quanto si dovrà fare, dall’altro la chiusura dell’arteria vista la estrema pericolosità legata al transito. Appare chiaro che i sindaci temono che ci possa scappare la tragedia e relative responsabilità penali a loro carico, ma è anche volontà di tutelare chiunque transiti sul quel pezzo di strada. A poco sono servite le rassicurazioni di prefettura e tecnici e che cioè tutti si marci in un’unica direzione che è quella della soluzione del problema anche se una novità è emersa da questa riunione: lo stanziamento di 250mila euro che la regione ha reperito e come spiega al nostro microfono Giuseppe Travia
Di tempi, però, nessuno azzarda un pronostico. Quello che si cercherà di fare è di garantire la sicurezza per una fascia oraria giornaliera che ora è di 12 ore ma che potrebbe essere alzata a 14 in attesa di garantire la circolazione h24. Prevista anche un monitoraggio continuo, diurno ed anche notturno, che possa far scattare l’allarme al minimo segnale di spostamento del terreno.
