Martedì 24 maggio, vigilia del 129° anniversario della nascita di San Pio da Pietrelcina, Tv2000 trasmette in prima serata, alle 21.00, il film documentario del giornalista Luigi Ferraiuolo, “Tornerò tra cent’anni”, racconto in 60 minuti della vita del Santo e della devozione che lo lega a Pietrelcina, il borgo del Beneventano dove è nato, che per quattro giorni ha accolto le sue spoglie lo scorso febbraio.
Infatti, da vivo, Padre Pio non poté mai ritornare nel suo paesino natale per rispettare le disposizioni del suo ordine. “Tornerò tra cent’anni”, aveva però predetto. Nel docufilm si narra la storia di una profezia che si avvera: il frate è tornato a Pietrelcina lo scorso 11 febbraio – era partito il 16 febbraio 1916 – in occasione della traslazione a Roma per il Giubileo della Misericordia su volere di Papa Francesco.
Nel documentario del giornalista Luigi Ferraiuolo, è stata fondamentale la collaborazione e l’accoglienza del Comune di Pietrelcina, dell’Ept di Benevento e dell’intera comunità locale. Il filmdocumentario andrà in onda martedì 24 maggio, alle ore 21, su Tv2000 ed in replica il 25 maggio alle ore 12.20. le testimonianze dei devoti che lo hanno atteso e vegliato al freddo e al gelo, dei frati, dei suoi conterranei. Lo arricchiscono due testimonianze inedite, quelle del pronipote Orazio Pennelli e quella della prima miracolata, Consiglia De Martino.
Aveva 16 anni Orazio Pennelli, oggi medico, pronipote del Santo, quando, ogni pomeriggio, andava a trovare lo zio cappuccino. “Un giorno – racconta – lo abbiamo trovato con il volto pieno di ecchimosi, era quello che restava di una notte di lotta contro il diavolo. Padre Pellegrino ci ha spiegato che dopo tanti anni le forze del male continuavano a tormentarlo, ma che lui era talmente forte e sostenuto che niente poteva abbatterlo”.
Consiglia De Martino è la donna salernitana che, nel 1995, ha ricevuto da San Pio il miracolo riconosciuto per la canonizzazione. Ricoverata d’urgenza per una rottura traumatica del dotto toracico, la donna ricorda: “durante la tac ho pregato, mi sono fidata e affidata a Lui, davanti ai miei occhi avevo sempre e solo il crocifisso di San Giovanni Rotando. E quando sono risalita in corsia ho sentito un fortissimo profumo di fiori. Il giorno dopo stavo bene, non avevo più niente, con grande stupore dei medici che avevano già preparato la sala operatoria”.
“Il ritorno a casa del frate delle stimmate, per la prima volta dopo cento anni, è un fatto storico per milioni di fedeli in tutto il mondo – sottolinea l’autore del film documentario Luigi Ferraiuolo – che abbiamo voluto raccontare con una minuziosa ricostruzione cinematografica per condividere l’incredibile carico di emozioni vissuto a Pietrelcina”.