Non c’è crisi che tenga per l’industria del sesso a pagamento. Con fatti e dati alla mano, questo mercato che secondo gli esperti ha un giro d’affari di almeno un paio di miliardi di euro l’anno. In Italia, consultando dieci tra i più seguiti siti Internet del settore, risultano all ’incirca 43.000 le professioniste del sesso a pagamento.
Quello fra le lenzuola è un business che non sembra conoscere la parola crisi, anzi specialmente a Torino, Milano e Roma, le capitali del piacere a pagamento considerando oltre alle escort più tradizionali, tengono testa anche gigolò, cam girls, mistress e trans. Il risultato ottenuto è impressionante: quasi 26mila persone attive, per la precisione 25.788. Un vero e proprio “esercito dell’eros” che si pubblicizza full time sui tanti siti internet dedicati.
’ Milano la città più «attiva» su questo che tra escort, gigolò, mistress e trans si attesta a 7.008 unità, battendo Torino (4.384 ) e Roma (5.208). Solo digitando uno dei tanti siti attivi sulla metropoli lombarda si contano ben 4.306 escort.
Dal business del sesso a pagamento non guadagnano solo gli “addetti ai lavori”. In Italia sono oltre 100 i siti che lo pubblicizzano. I proprietari che li gestiscono sono la maggior parte italiani, ma cosa ormai risaputa, intestano il dominio del sito a vari prestanome in paesi stranieri – dall’Ucraina alla Romania – dove la tassazione è inferiore. Così facendo riescono ad ottenere guadagni netti maggiori. La Campania come anche Benevento, non è nuova a queste faccende. In città, e in alcuni quartieri, vedi il Rione Ferrovia e parco Cellarulo, le donne “del piacere” sostano quotidianamente lungo quel tratto di strada. Un pò come le formiche..vanno dove sanno che c’è il cibo.