Dopo il grido d’allarme del Ponte delle Janare, arriva una nuova denuncia di abbandono da parte dell’associazione “Benevento nel Cuore”. Si tratta di un gruppo di residenti del rione Lungosabato Bacchelli alle spalle del quartiere “Santa Maria degli Angeli”, che sollecitano le istituzioni, attraverso una nota stampa ,a fare un sopralluogo e constatare in che condizioni versa la zona.
“I residenti, -dichiara il Presidente del Movimento Leonardo Palazzo e la responsabile alle Politiche Sociali Stefania Luciani- si sentono inascoltati, lasciati da soli, ma anche presi in giro, nonostante il quartiere sia stato costruito ormai da oltre dieci anni, a regnare è l’incuria e l’abbandono. Odore nauseabondo, acqua putrida, spettacolo inquietante Un vero e proprio scempio ambientale si consuma ormai da anni in Via Lungosabato Bacchelli con gli scarichi fognari finiscono nel fiume Sabato.
Da anni – ha continuato Palazzo – questo problema è stato sollevato dai residenti, ma purtroppo fino ad oggi, nessun provvedimento è stato adottato dagli organi preposti. Laghetti di liquami a cielo aperto, contribuiscono in maniera rilevante all’emanazione di cattivi odori. Puzza da staccare le narici. A stupire ancora di più, è il rischio igienico, per i tanti bambini che vivono nel rione. Il fatto è che non si tratta di acque sulfuree e di odori inoffensivi, ma di acque reflue piene di batteri di ogni genere. Miasmi, odori insopportabili, che si diffondono per l’intero quartiere. Le più colpite sono le abitazioni poste in prima fila. Addirittura – ha concluso – ci sono famiglie che vivono a cinquanta metri dai laghetti di liquami e per il cattivo odore, non possono tenere gli infissi aperti, specialmente se in casa ci sono persone con problemi asmatici e respiratori e tutto ciò non è giusto per niente”.
“Sono oramai anni – ha dichiarato, uno dei presenti, Giuliano Miraglia – che passo diverso tempo al telefono, con questo o quell’altro ufficio, ma la risposta è sempre la stessa, un rimpallo di responsabilità, che a conti fatti, lascia il cittadino alle prese con il suo problema, come se fosse qualcosa di estraneo alla città. Sono un cittadino che ha a cuore il decoro del quartiere. È evidente, che chi abita in questa parte della città, viene considerato di categoria inferiore, visto come chi ci governa tiene pulita la parte alta della città. Eppure le tasse le paghiamo per intere. Sporcizia e degrado lungo le strade. I marciapiedi sono sconnessi e sono una vera trappola per chi li percorre. Abbiamo richiesto i netturbini di zona, silenzio assoluto”.
“È una vergogna farci vivere nella sporcizia e nella puzza, tra i topi e ora con l’arrivo del caldo tra i serpenti e blatte. Causa di tutto è anche l’erbaccia incolta a pochi metri dai fabbricati”, ha detto un altro residente, Maurizio Tedesco.
“Gli scarafaggi – ha continuato – rappresentano una minaccia igienico-sanitaria, da non sottovalutare affatto, poiché sono portatori di microrganismi patogeni sia per l’uomo e per gli animali, che si trasferiscono all’alimento per contatto diretto con il corpo o le zampe o deponendo feci e urine. Le blatte sono tra i parassiti più pericolosi per la salute delle persone. Se presenti in cucina, c’è il rischio che possano contaminare gli elettrodomestici, come lavastoviglie e fornelli, ma soprattutto il cibo e quindi trasmettere malattie. Attraverso le feci, la saliva e la muta, gli scarafaggi possono causare gravi reazioni allergiche, eczema e asma. Da non sottovalutare è la situazione di stress psicologico per una famiglia e la paura della salute soprattutto dei bambini, gli anziani e gli ammalati, che sono particolarmente vulnerabili alle malattie che questi infestanti possono causare. Le malattie più comune che questi animali possono trasmettere sono: tubercolosi,tifo, dissenteria, epatite, verme solitario.
Che sia l’Asl o il Comune – ha concluso la nota stampa -qualcuno provveda con un’immediata disinfestazione, per consentire ai residenti una vita più dignitosa”.