La eco dell’intervista a Salvo Riina, il figlio del capo dei Corleonesi recentemente apparso nel programma di Bruno Vespa “Porta a Porta”, arriva sino a Benevento. Il libro del Riina Jr ” “Riina Family Life” finisce per entrare a pieno nelle faccende dell’Amministrazione di Palazzo Mosti tanto da indurre il sindaco Pepe ad emanare un’ordinanza, solo di carattere morale, nella quale si fa divieto di vendita delle copie del libro su tutto il territorio cittadino. “Questa ordinanza ha un valore morale, scrive il Primo Cittadino, è un atto di rispetto verso chi ha perso la vita, in questi anni, per combattere le mafie”. “So bene, prosegue Pepe, che l’atto da me emanato è assolutamente illegittimo sul piano amministrativo, privo di qualsiasi fondamento giuridico, e difatti non prevede alcun tipo di sanzione. In realtà la mia è una chiara provocazione in risposta alla eco mediatica che ha suscitato il libro di Salvatore Riina. L’obiettivo dell’ordinanza è preciso: si vieta la vendita di un libro che offende tutti coloro i quali si battono quotidianamente per valori quali la giustizia e la legalità. Lungi da Pepe l’idea di creare liste di libri proibite, tipiche della Santa Inquisizione. L’atteggiamento oscurantista non fa parte dello spirito che anima la nostra amministrazione comunale”. “Il messaggio che vogliamo lanciare è diverso: riteniamo che la conoscenza della mafia non possa passare per le parole di chi ne è stato, con le sue azioni, promotore e protagonista. E conclude: “Sia chiaro: non condanno il figlio di Riina sulla base del semplice rapporto di parentela. I figli non devono pagare le colpe dei padri. Condanno la eco mediatica che è stata data a questo libro. Un’importanza che, senza dubbio, ci impone una riflessione, innanzitutto tra i rappresentati istituzionali, sull’approccio a temi delicati come quello della mafia”.
