Un centesimo in più per ogni sigaretta venduta per un totale di 720 milioni di euro l’anno, per finanziare l’istituzione di un fondo ad hoc che contribuisca al rimborso alle Regioni dei farmaci oncologici a forte carattere innovativo. L’idea e’ di FederAnziani Senior Italia, recentemente avanzata anche dall’Associazione Italiana Oncologia Medica (Aiom), per consentire a tutti i cittadini italiani l’accesso ai farmaci oncologici innovativi. Un centesimo, poca cosa. Ma foriero di enormi risultati. La proposta è stata lanciata dalla federazione delle associazioni della terza età in occasione di un Convegno svoltosi a Roma.
La battaglia per i farmaci innovativi e’ da sempre un punto forte del Ministero della salute, come ha spiegato il Ministro Lorenzin: “tutta la ricerca si e’ spostata sui nuovi farmaci, l’accesso alle cure per tutti e’ il nostro piu’ grande obiettivo per tracciare la strada alle prossime generazioni al fine di garantire loro un futuro migliore e per poter vivere sempre al meglio”.
D’altronde i numeri del fumo sono impressionanti: 10.900.000 sono i fumatori in Italia oggi; 140.000 le sigarette fumate ogni 24 ore; 41.000 i nuovi casi di tumore al polmone nel 2015 ma soprattutto, spiega il Presidente Senior Italia FederAnziani Roberto Messina. “Si deve ricordare che lo Stato ricava circa 11 miliardi di euro dalle accise del tabacco e impiega queste risorse in vario modo tranne quello che curarne gli effetti quando ne basterebbe una piccolissima parte, anche solo il 5%, per garantire pieno accesso a tutti i malati ai tanti farmaci in arrivo sul mercato”, aggiunge Messina.
La richiesta del Fondo, da istituire al piu’ presto entro il 2016, e’ stata avanzata da FederAnziani al premier Renzi: “È la risposta politica alla sfida del secolo: curare i malati di cancro, dando nuove opportunità di vita, garantendo nuove speranze e diventando il Paese più in salute del mondo”. A tal fine Senior Italia FederAnziani lancerà una raccolta di firme a sostegno della propria petizione. Un centesimo per il ‘fondo’, perciò. In attesa della risposta del governo.