Tra le bottiglie più “particolari” di Vinitaly 2016, un articolo de “Il Sole 24 Ore” annovera anche Isca, il primo vino Fiano di Avellino D.O.C.G. prodotto dalla Fattoria Sociale Isca delle Donne di Pratola Serra (AV), della rete Mediterraneo Sociale, il prodotto del piano strategico sull’agricoltura sociale promosso dalla Società Cooperativa Gea Irpina, di cui ci siamo già occupati. Il Sole, tra le altre cose, scrive: “Mentre una volta il packaging vinicolo veniva utilizzato come carattere distintivo delle diverse tipologie di prodotto: il fiasco per il Chianti, la borgognona per il Borgogna, la bordolese per il Bordeaux… oggi bottiglia, etichetta, tappo e capsula rappresentano un insieme di strumenti di comunicazione e di nuove funzionalità per ‘parlare’ al target di riferimento”. Come si sa il Fiano “Isca” (ospite di Coldiretti Campania e della Camera di Commercio di Avellino), vinificato da Vigne Irpine a cura dell’enologo Domenico Polzone, è nato dalla sinergia di psicologi e contadini, volontari e persone nel disagio (migranti, minori, disabili e detenuti).
Prodotto in 4.000 bottiglie, è un vino ricavato da uve Fiano 100%, allevate a Guyot dall’agronomo Maurizio Petrillo su un terreno che è per sua natura argilloso e calcareo. E racconta la sua storia di persone e relazioni già a partire dal packaging, realizzato dall’agenzia di comunicazione Officinae, interna alla rete Mediterraneo Sociale: le bottiglie indossano, oltre alla consueta etichetta, un ‘abito’ in carta riciclata. Su ciascuno dei ‘abiti’ delle bottiglie è rappresentato un personaggio, che ritrae ciascuno degli attori-chiave nella produzione di “Isca”: il viticoltore, un borsista, un operatore, l’agronomo, il contadino esperto. Ed è già in preparazione una seconda serie di ‘abiti’, coi lavori prodotti dal laboratorio d’arte “Immagina il tuo vino”, il progetto che ha chiesto ai portatori di handicap di regalare i propri colori a “Isca”. Il vino sociale è stato apprezzato anche dal Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca.