BENEVENTO Si è avviato con la visita alla Rocca dei Rettori, sede della Provincia di Benevento, il progetto di scambi culturali internazionali Erasmus + “Gates and Keys” dell’ ITI “G.B. Bosco Lucarelli” di Benevento.
Circa 100 studenti provenienti da alcuni Paesi europei e da due Scuole italiane, accompagnati dalla Dirigente Scolastica del “Lucarelli” Maria Gabriella Fedele, sono stati ricevuti dalla Consigliere provinciale Annachiara Palmieri.
La Palmieri ha letto il discorso che segue.
“Sono onorata di assolvere al gradito compito di porgere a tutti Voi il più cordiale di benvenuto del Presidente Claudio Ricci e dei Consiglieri della Provincia di Benevento.
Sono peraltro davvero lieta di poter personalmente accogliere tutti Voi in questa Sala Consiliare della Rocca dei Rettori.
Il mio più caloroso saluto va innanzitutto a quanti hanno dovuto affrontare un viaggio più lungo dall’Est e dal Nord dell’Europa; ma sono altrettanto lieta nel rivolgermi ai miei connazionali.
Saluto anche con gioia chi invece viene da pochi passi di distanza e cioè la Dirigente Scolastica Maria Gabriella Fedele e naturalmente tutti i docenti, gli studenti e i collaboratori dell’ ITI “G.B. Bosco Lucarelli” di Benevento, che ha promosso questa iniziativa.
La Provincia di Benevento non solo ha concesso il patrocinio morale al progetto di scambi culturali internazionali Erasmus + “Gates and Keys”; ma, per il mio tramite, vuole esprimere il sentito compiacimento per questo progetto che sollecita la condivisione di esperienze diverse vissute in Turchia, Regno Unito, Germania, Ungheria, Polonia, Danimarca e nello stesso mio Paese sull’impegnativo tema della prevenzione della dispersione scolastica.
Ho detto poc’anzi che molti tra Voi hanno dovuto sobbarcarsi un viaggio anche di parecchie centinaia di chilometri per essere qui: del resto l’Europa è grande e l’Europa è il nostro stesso Paese. Il Vostro viaggio è dunque un percorso all’interno della nostra casa comune; ma, soprattutto in questo momento storico, noi dobbiamo essere tutti testimoni di questa nostra comune cittadinanza. Quindi tutti Voi presenti qui in questa Sala siete portatori di valori etici e civili per i quali tante intelligenze e tante personalità eminenti si sono impegnate. Sono ovviamente orgogliosa che alcuni italiani insigni quiali Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni abbiano speso la propria vita per l’Europa proprio mentre era in corso la Seconda Guerra Mondiale; ma, non sono stati certo i soli a farlo: un progetto così straordinario e visionario come quello dell’Europa doveva – ed infatti ha trovato – uomini e donne di altre nazionalità, ma di altrettanto grande determinazione, che lo hanno appoggiato e promosso.
Ebbene, io ricordo qui tutto questo proprio perché la cronaca terribile e drammatica europea e di tutta l’area mediterranea lo impone e lo sollecita. Ciascuno di noi, cittadini di questa Europa, attraversata in questi giorni difficili ed amari da così tante tensioni ed angosce, deve sentirsi mobilitato per raffermare il senso e la validità di quel sogno. Anche nei piccoli gesti quotidiani.
Interpreto dunque, e sono sicuro che anche Voi interpretiate come me questa Vostra graditissima presenza qui a Benevento come un atto di fede e di solidarietà verso i valori europei. Del resto, l’Europa la costruiscono i cittadini, i popoli e non solo i filosofi o i governanti.
Ebbene, il progetto Erasmus cui Voi oggi state lavorando è proprio uno dei più qualificanti e dei più importanti che l’Europa con le sue Istituzioni ed Organizzazioni comuni abbia mai concepito.
Nel 2013 si svolse tra le città italiane di Modica e Roma un convegno intitolato “La cultura del dialogo come percorso verso la pace” i cui atti furono poi raccolti in un libro. Al centro della discussione sta proprio il valore straordinario del dialogo delle genti che parlano lingue diverse e vengono da culture diverse per porre delle solide basi di un’intesa tra loro e dunque della stessa pace. E’ inutile sottolineare alla Vostra attenzione l’attualità di questa discussione in una società caratterizzata da conflitti sociali, politici, culturali, linguistici e religiosi.
L’importanza dell’identità personale e di quella collettiva vengono esaltate proprio nel dialogo tra chi la pensa diversamente e viene da storie diverse.
Anche il dialogo inter-religioso, che sembra oggi ad alcuni del tutto impossibile da realizzare, è un obiettivo possibile, auspicabile e perseguibile. Tantissimi autori nel corso degli anni in questa nostra Europa, anche prima dei due conflitti mondiali, si sono interrogati su questo argomento che oggi è così scottante.
Anche la lingua di un popolo, che sembra un ostacolo insormontabile tra la comprensione dei pensieri delle genti, trova nella traduzione, come sostiene ad esempio Paul Ricoeur, una metafora di un incontro con la cultura dell’altro annunciando dunque un nuovo orizzonte multiculturale.
Ecco, perché nel mio augurio di buon lavoro a tutti Voi, che venite da tanto lontano, parlate lingue diverse, che portate storie ed esperienze diverse, ma che oggi siete impegnate a studiare insieme gli aspetti connessi alla prevenzione scolastica, io vedo, al di là dei risultati che raggiungerete, anche la concorde volontà di partecipazione alla costruzione di una società finalmente europea.
Al termine, i docenti e gli studenti hanno visitato il Palazzo dei Governatori pontifici , il Torrione longobardo, il Museo del Sannio ed altri poli culturali beneventani.