Un nuovo modo di intendere il welfare, una nuova capacità di attuare i principi di solidarietà nelò senso più stretto e vero del termine. Tutto questo è la Fattoria Sociale Isca delle Donne, a Pratola Serra, a due passi da Avellino. Qui un manipolo di temerari ha impiantato un esperimento: accomunare agricoltura e servizio sociale da offrire ad una umanità in cerca di possibilità di riscatto. Ed allora diversamente abili come detenuti sottoposti a regime carcerario alternativo oppure i nuovi poveri, gente che che vive la stagione della povertà in conseguenza della crisi di questi anni. Per tutti la terra come fondamento della ripresa, il terzo settore come il vettore per una nuova economia più equa e più solidale. Oggi Isca delle Donne ha presentato il proprio Fiano D.O.C.G “Isca”, nato dalla rete interna delle fattorie sociali di MediterraneoSociale.
Oltre al vino un master per Manager delle imprese agro-sociali e delle reti territoriali. La presentazione nell’ambito di un convegno al quale ha preso parte, tra gli altri, Giuseppe Marotta, preside del DEMM dell’Università del Sannio e coordinatore del master.
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