Lo si era compreso già dal suo intervento in Confindustria ma ora la posizione di estremo disagio del consorzio Asi assume i connotati dell’ufficialità. Il presidente del cda Perifano, che in quella sede aveva paventato ipotesi anche estreme se non fossero state attuate misure concrete di messa in sicurezza degli argini del fiume Calore nel tratto di Ponte Valentino, ora scrive al commissario straordinario per l’alluvione Grimaldi presentando l’urgenza di risolvere elementi di criticità persistenti nell’agglomerato industriale di Ponte Valentino, riemersi nella giornata del 13 marzo quando il timore di una nuova piena del fiume era diventato sensibile. “Il Consorzio Asi ha segnalato sia un parziale cedimento degli argini della sponda sinistra del Calore in prossimità dell’impianto di depurazione, sia la necessità di una pulizia dell’alveo, dice Perifano, che stigmatizza la mancanza di riscontro circa le emergenze segnalate. “Con la presente, recita il comunicato dell’Asi, chiediamo il ripristino delle difese arginali pre-esistenti sulla sponda sinistra del Calore, la pulizia degli alvei dei fiumi Calore e Tammaro, con contestuale risagomatura, la demolizione del vecchio ponte sul fiume Tammaro. La gravità delle questioni, termina la nota, è, con ogni evidenza, tale da richiedere un immediato riscontro in termini di esecuzione degli interventi necessari, anche per scongiurare ulteriori danni all’agglomerato di Ponte Valentino ed alle aziende ivi insediate.
