Arriva puntuale la nota del sindacato Cub che stigmatizza gli accordi tra la Cgil la Cisl e l’Ugl raggiunti ieri a Palazzo Mosti durante un confronto con Quadrelle e inerenti l’accantonamento di 18 dipendenti deciso, inaudita altera parte dall’azienda irpina. La Cgil aveva chiuso un accordo con Quadrelle, presente anche il sindaco Pepe, in base al quale per i lavoratori sospesi veniva riconosciuta la cassa integrazione al 30% e il pagamento dei giorni di vacatio dal lavoro. Il Cub esprime stupore e sorpresa “perché né le lavoratrici interessate, né la CUB alla quale sono iscritte, sono state invitate dal sindaco alla riunione e neppure hanno ricevuto, fino a questo momento, alcuna comunicazione sugli esiti dell’incontro anticipati dalla stampa” Per Marcelo Amendola, segretario nazionale del sindacato, si tratta di un gioco degli equivoci in quanto il 15 marzo scorso l’Ufficio per l’Impiego, su richiesta della CUB, aveva convocato la ditta e tutte le organizzazioni sindacali, ma CGIL, CISL e UGL, non si sono presentate. La nota “Al termine di quell’incontro, prosegue la nota del Cub, i rappresentanti della cooperativa Quadrelle 2001 si sono impegnati a continuare la discussione presso l’Ufficio per l’Impiego con tutte le organizzazioni sindacali e la stazione appaltante, cioè il Comune di Benevento, per definire una ipotesi di riorganizzazione aziendale subordinata alla dimostrazione del reale esubero. Attendiamo, pertanto, che la Quadrelle 2001 mantenga l’impegno assunto e che dichiari all’Ufficio per l’Impiego la sua immediata disponibilità a definire con tutti i sindacati e l’amministrazione comunale interessata, l’azzeramento delle arbitrarie procedure adottate per porre in esubero una parte dei dipendenti e definire un piano condiviso per la riorganizzazione del servizio.
