La vicenda mensa continua a tenere banco. Dopo le infuocate contumelie tra Quadrelle e Altrabenevento e storie di amianto e di cibi scadenti ecco che a Palazzo Mosti il confronto di turno vede contrapposti l’azienda e i sindacati per un storiaccia di accantonamenti e di violazioni di diritti che non dovrebbero trovare cittadinanza nella normale prassi dei rapporti di lavoro. Quadrelle sospende 14 lavoratori dal servizio adducendo il calo delle commesse e sostenendo la difficoltà dell’azienda a sostenere economicamente la competizione. Quadrelle, si ricorderà, ha ottenuto una proroga fino a maggio della fornitura dei pasti alle scuole. Nel frattempo il tavolo al comune alla presenza del sindaco e del dirigente Mancini ha affrontato il tema delle 14 persone che da un giorno all’altro si sono viste mettere da parte senza preavviso e senza concertazione sindacale. Clima ovviamente torrido e Cgil che chiede la cassa integrazione, strumento probabilmente ignoto all’azienda, e il pagamento delle giornate senza lavoro dei quattordici dipendenti. Alla fine Rosita Galdiero e Antonella Rubbo, rispettivamente segretario confederale e segretario Filcams, strappano a Quadrelle un compromesso tale da aprire uno squarcio di sereno per i lavoratori.
Dato ancora più confortante che emerge dal tavolo è quello legato al prossimo capitolato d’appalto che prevederà margini di garanzia maggiori per i lavoratori e la certezza che il posto di lavoro non sia sottoposto alle clausole della gara d’appalto, tanto per intenderci nessun vincolo all’eventuale ribasso di commesse cosa che aveva reso più agevole l’azione di Quadrelle e molto più difficile la posizione della stazione appaltante.