Preoccupa e non poco la ricerca del CNR sull’uso di stupefacenti in Italia soprattutto fra i giovani: sempre meno attenti a quello che assumono, non hanno la percezione del pericolo né dell’assuefazione. E torna il consumo di eroina.
Addio a buchi e siringhe, il tossico che chiedeva qualche spicciolo all’angolo non esiste più ma c’è il corriere, l’eroina oggi si sniffa o si fuma, o rientra in micidiali cocktail per ridurre l’effetto eccitante di altre sostanze, dopo una serata di sballo: l’effetto è sempre quello, devastante. perché se c’è uno stupefacente che dà immediata dipendenza è proprio l’eroina.
I dati diffusi dal Centro nazionale delle Ricerche danno i numeri, e che numeri: 300mila adulti fanno uso di eroina, poi ci sono 31 mila adolescenti, 9000 hanno meno di quindici anni. Procurarsela è facilissimo e soprattutto a buon mercato: 20 euro la dose, molto meno della cocaina, poco più della cannabis, e degli piscofarmaci, altre sostanze molto diffuse soprattutto tra gli studenti. 50mila, sempre secondo il CNR, buttano giù intrugli che neppure sanno cosa siano. C’è chi si droga con sciroppi per la tosse a base di codeina, chi sniffa gli antidolorifici del nonno, chi compra erba bagnata nel metadone o mischiata con acidi: quasi tutti esaltano queste bombe chimiche bevendoci su litri di alcol. A chiedere se si sentono tossici, la risposta è sempre quella: chi io? solo il sabato sera. Ma è così che nascono le dipendenze ed è sempre difficile uscirne vivi.