Dopo la preoccupazione dei fiumi Calore e Tammaro dove nella mattinata di domenica, i beneventani si sono svegliati con l’innalzamento del livello dei corsi d’acqua, è intervenuto il Comitato di quartiere via San Pasquale che ha denunciato, attraverso una nota stampa, l’indifferenza dei politici e la la mancanza di un qualsiasi intervento di messa in sicurezza del fiume Calore.
“È bastata una sola nottata di ‘pioggia ordinaria’ – scrivono i cittadini -, per far ripiombare nell’incubo dell’alluvione gli abitanti di via San pasquale, via Ponticelli, contrada Pantano e Rione Ferrovia. Per quanto ci compete, emblematica è la situazione del torrente San Nicola che, a seguito dell’innalzamento del fiume Calore, non riesce ad affluire verso lo stesso, divenendo così un potenziale fattore di nuove possibili esondazioni. Senza dimenticare che i detriti e i tronchi degli alberi abbattuti, in balia delle correnti del Fiume Calore, costituiscono delle vere e proprie ‘ostruzioni’ al percorso naturale del fiume.
Pertanto – conclude la nota -, oltre a continuare nella nostra opera di vigilanza sul territorio e di denuncia delle criticità riscontrate, siamo pronti a intraprendere le iniziative più opportune, per abbattere quel ‘muro di gomma’ generato dall’ immobilismo istituzionale, in modo da evitare il ripetersi di una nuova tragedia”.