Sul bando dei 52 alloggi di edilizia popolare emanato in questi giorni dal Settore dei Servizi Sociali è intervenuto attraverso una nota stampa,il Movimento lotta per la casa, che ha voluto dire la sua in merito al nuovo decreto comunale. “A pochi mesi dalle elezioni comunali, il bando emanato resta il frutto delle lotte che il Movimento di Lotta per la Casa e il Sunia hanno duramente svolto in questi ultimi anni.
La costruzione di 30 alloggi Erp, inizialmente 60, avverrà grazie ad un finanziamento specifico individuato dalla legge Di Pietro del 2006, che vincolava l’assegnazione degli stessi in primo luogo agli sfrattati per conclusa locazione. A questi si aggiungono altri venti alloggi che saranno ricavati dai sotto tetti di edifici già esistenti.”
“Il Movimento di Lotta per la Casa e il Sunia, -si legge ancora nella nota – hanno più volte preteso lo sblocco di quel finanziamento che giaceva da anni nell’indifferenza delle istituzioni oltre ad aver più volte sottolineato la possibilità di poter ricavare altri 20 appartamenti da edifici esistenti in rispetto ed osservanza di leggi vigenti. Ai primi incontri gli stessi rappresentanti istituzionali che ora si affrettano a far propaganda, rivendicando la paternità politica dell’iniziativa, ci dicevano che le nostre richieste erano impraticabili. A distanza di quasi tre anni la pubblicazione di questo primo bando suona come il primo reale risultato ottenuto dalle famiglie senza casa, tuttora alloggiate nelle scuole.
Questi 52 alloggi saranno costruiti in favore di tutti i cittadini che vivono il problema abitativo e non solo per chi vive all’interno delle scuole ed il merito va a quelle donne e quegli uomini, bollati nelle ultime ore come “occupatori di case” da opportunisti in cerca di notorietà, che con i loro corpi pur violando delle leggi hanno intrapreso con dignità una lotta esemplare.
“Gli occupatori di case” hanno conseguito un risultato importante che nessun consigliere comunale o aspirante tale aveva conseguito prima, un risultato di cui andranno a beneficiare tutti coloro i quali vivono il dramma abitativo, soprattutto quelli che non hanno mai lottato.
Infatti il bando è per legge vincolato esclusivamente alle famiglie sotto sfratto per conclusa locazione ma qualora dovessero avanzare ulteriori alloggi quest’ultimi saranno assegnati in base alle posizioni della graduatoria generale, il cui bando dovrà essere rinnovato nei prossimi mesi, affidando il 25% in via preferenziale a chi vive in situazioni di emergenza in osservanza della legge regionale 18 del 1997.
Se qualcuno crede di poter violare tali vincoli oppure di strumentalizzare tali bandi per la propria propaganda elettorale si sbaglia di grosso.
Il Sindaco Pepe, l’Assessore Panunzio e l’intera giunta comunale non possono arrogarsi alcuna paternità politica semmai devono pubblicamente assumersi la responsabilità dello sgombero coatto di 15 famiglie da una struttura di proprietà comunale come le Orsoline. Devono assumersi la responsabilità politica di non aver fatto chiarezza sulla gestione del proprio patrimonio immobiliare, di non aver ancora avviato i controlli sugli alloggi pubblici disconoscendo gli impegni assunti in Prefettura nel Luglio 2015, di far finta di non vedere le occupazioni abusive di alloggi comunali come quello di via Ungaretti a Santa Maria degli Angeli da noi più volte denunciato.”
Il Movimento di Lotta per la Casa dunque fa un apromessa: quella di vigilare sul bando appena pubblicato per “impedire la gestione poco chiara dei futuri alloggi. Nessuno osi strumentalizzare la lotta per la casa, in tre anni abbiamo combattuto in solitudine con le istituzioni contro e senza alcun appoggio da parte di quelle forze politiche che oggi si autoproclamano alternative come il m5s o come “sinistri” personaggi che si ricordano della sinistra soltanto in vista degli appuntamenti elettorali”
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