Promozione e sviluppo di risorse ed opportunità, atte a facilitare il superamento delle condizioni di difficoltà di donne, con o senza figli minori, vittime di violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, domestica e stalking. Prende vita nei Comuni dell’Ambito B1, Apollosa, Arpaise, Benevento capofila, Ceppaloni, San Leucio del Sannio, il Centro Antiviolenza Pro.Ce.Do, Progetto Centro Donna.
Il Centro, finanziato con fondi stanziati dalla Regione Campania con Decreto Dirigenziale 66 del 16/10/2014, è tra le azioni promosse dall’Ambito B1 per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, luogo deputato ad offrire accoglienza, ascolto, consulenza psicologica e legale a donne in difficoltà e ai figli minori. Il servizio, infatti, è volto alla promozione ed allo sviluppo di risorse ed opportunità, atte a facilitare il superamento delle condizioni di difficoltà di donne, con o senza figli minori, vittime di violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, domestica e stalking.
Le attività – ricorda una nota diffusa alla stampa – sono svolte dalla Cooperativa Sociale EVA, gestore del servizio, da anni impegnata nella prevenzione e contrasto della violenza maschile contro le donne, attraverso l’attivazione e gestione di centri antiviolenza, l’accoglienza in strutture di protezione, la sensibilizzazione per la diffusione di una diversa cultura delle relazioni tra i generi.
Il Centro risponde al numero 3287870406 e garantisce la reperibilità telefonica H24 grazie al collegamento al numero nazionale antiviolenza 1522. Le sedi sono ubicate presso i Comuni dell’Ambito:
Benevento, Via dei Longobardi, zona S. Pasquale: LUN – MERC –VEN dalle ore 9.00 alle ore 13.00 MART – GIOV dalle ore 15.00 alle ore 19
Arpaise, sede comunale: MERC dalle ore 09.30 alle ore 12.30
Ceppaloni, sede comunale: VEN dalle ore 09.30 alle ore 12.30
S. Leucio del Sannio, sede comunale (c/o servizio sociale): GIOV dalle ore 9.30 alle ore 12.30.
Tra gli obiettivi, insieme alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza, l’attività di lavoro di rete, in sinergia con le istituzioni pubbliche e private del territorio, per la condivisione e il coordinamento di modalità operative congiunte che dovranno portare alla stipula di un protocollo d’intesa di portata provinciale.
