Nessuna bufala, ma si tratta di un vero e proprio “ritocco” deciso dal Ministero dell’Economia: l’aumento riguarderebbe il prezzo delle sigarette cosiddette low cost, ossia di quelle che costano tra i 4,20 e i 4,40 euro. Negli uffici di via Venti settembre infatti si sta lavorando in questi giorni a un decreto per alzare l’”onere fiscale minimo”, parte fissa della tassa sul fumo: sarebbe la prima applicazione di una norma contenuta nella riforma fiscale.
L’onere fiscale minimo che oggi è stabilito a 170 euro, potrebbe essere aumentato dal governo fino a 5 euro. Se il ministero decidesse di utilizzare tutto lo spazio disponibile, il prezzo delle sigarette di fascia basse aumenterebbe di circa 30 centesimi a pacchetto di cicche.
Sul piede di guerra i produttori di tabacco che ora puntano a sfruttare una clausola della legge per bloccare l’aumento delle accise. Secondo la riforma fiscale, infatti, il governo può aumentare le tasse solo se l’andamento del gettito fiscale proveniente dalle bionde è stato negativo. E