Cosimo Lepore, uno dei candidati sindaci del Pd torna a parlare delle primarie del 6 Marzo in città.
“Come fare per risollevare Benevento da questo momento di difficoltà? È questa la prima domanda che chi si candida a guidare la cosa pubblica dovrebbe porsi. Le risposte possibili sono tante, dipende dalla prospettiva che si vuole adottare e dalle qualità, dagli elementi di competitività che la città naturalmente offre”.
Parla Lepore, alla fine di un botta e risposta ed un contenzioso nato all’interno del PD tra i “lealisti” che appoggiano l’assessore uscente ai Lavori Pubblici e la dirigenza democratica che appoggia Raffaele Del Vecchio.
“Non si può allora non partire dalla necessità di rilanciare il comparto turistico/culturale – continua Lepore – a cominciare da uno degli eventi storicamente di maggior richiamo: Città Spettacolo. Lo storico festival teatrale cittadino che in passato ha portato più volte la città alla ribalta nazionale, ha vissuto negli ultimi anni alterne vicende, momenti di luce ed ombra. La sua direzione artistica è stata negli anni affidata a direttori di provenienza extracittadina che non sempre sono riusciti a proporre un programma tarato sulla città (ricordo, non per polemizzare, il logo della sirena con il mare). Gli investimenti in termini economici e progettuali che sempre il Comune ha profuso per organizzare al meglio Città Spettacolo, purtroppo non sempre hanno sortito l’effetto sperato in termini di afflusso turistico e ribalta nazionale. E allora è giunto il momento di cambiare passo, radicalmente”.
Poi il lancio di una proposta da parte di Lepore: “Perché allora non affidare la direzione artistica del più prestigioso festival cittadino ad operatori locali. Proprio intorno a Città Spettacolo si sono moltiplicate le esperienze e le professionalità di molti operatori del settore, singoli e associazioni, che durante tutto l’anno animano l’offerta culturale cittadina. Chi meglio di loro potrebbe programmare un festival ricamato su misura della città? Mi si potrebbe rispondere che contatti e possibilità di attirare artisti e spettacoli di rilievo è patrimonio dei grandi nomi della cultura, dei direttori artistici di caratura nazionale. Mi si consenta di dire che non è cosi, o può non essere solo così. Città Spettacolo, dopo decenni di investimenti, è in se stessa un brand capace di attirare artisti importanti, una vetrina riconosciuta e prestigiosa che da sola è ghiotta occasione di notorietà per artisti e compagnie. Anche a fronte delle ridotte possibilità economiche degli ultimi anni, forse sarebbe preferibile dedicare il budget annualmente a disposizione più agli spettacoli che non al compenso per altisonanti direzioni artistiche.
È la proposta artistica e culturale che qualifica la rassegna, non solo il nome del direttore artistico. E allora proviamoci e tentiamo di trasformare Città Spettacolo in un evento che partendo da Benevento e dalle sue forze, possa portare in alto il nome della città non solo in Italia, ma anche oltre e diventare un richiamo per appassionati di teatro e cultura provenienti da ogni dove. Ma non solo, un’operazione di questo tipo avrebbe l’indubbio vantaggio di creare un circolo virtuoso capace di produrre valore aggiunto in termini di opportunità di lavoro e di crescita economica e commerciale per la città e sopratutto per quanti hanno deciso di investire tempo, lavoro ed energie in campo culturale e turistico. Ed allora – conclude Lepore– perché non provarci? Il festival e la città lo meritano”.