Avvio operativo delle misure contenute nel pacchetto “Generazione Campolibero” da parte del Ministero delle Politiche Agricole. Dai mutui a tasso zero ai fondi per supportare la nascita e lo sviluppo di start up agri-food, ma anche più innovazione con il credito di imposta per il commercio elettronico di prodotti agroalimentari per un valore di 160 milioni tra risorse interne e fondi Ismea-Bei.
“L’agricoltura – commenta il presidente di Coldiretti Benevento, Gennaro Masiello – segna un passaggio storico epocale, che vede nelle nuove generazioni una spinta verso la crescita e la competitività. Si dispiegano opportunità per l’agricoltura – aggiunge Masiello – che vede nella Campania la regione con le più alte potenzialità di spesa d’Italia. Insieme agli strumenti finanziari del Governo c’è la partita del Psr 14/20, che speriamo parta al più presto. A questo proposito, tra le misure che chiediamo di mettere subito a bando c’è proprio il sostegno ai giovani agricoltori. Ogni euro investito sui giovani vale doppio rispetto a qualsiasi investimento”.
I dati ci dicono che le aziende condotte da giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, hanno il 50% di occupati per azienda in più e un fatturato più elevato del 75% della media.
“Tanti giovani, anche nel Sannio, – afferma Davide Minicozzi, delegato provinciale Coldiretti Giovani Impresa Benevento – hanno preso in mano il settore dell’agricoltura che veniva considerato vecchio ed hanno creato le prospettive per il futuro creando un mondo migliore per se stessi e per gli altri. Quindi dal mondo dell’agricoltura non viene soltanto una risposta alla disoccupazione ma anche una speranza per tutti quei giovani che sono costretti ad emigrare in cerca di lavoro. I giovani della nostra provincia sono dotati di una grande vitalità ed il nostro auspicio è che possano essere proprio loro gli artefici di nuove occasioni economiche per un rilancio delle nostre imprese”.
Anche nel Sannio i giovani imprenditori agricoli sono sempre più proiettati verso l’innovazione: è il caso dell’azienda agricola “Masseria Mosti”, condotta da Salvatore Di Rubbo, che dopo aver ereditato l’azienda di famiglia, grazie all’orografia del territorio, coltiva, seguendo le antiche tradizioni, farro e ceci che si distinguono per la specificità dei sapori e degli aromi. In azienda, inoltre, si produce anche la pasta artigianale prodotta con “Saragolla”, il capostipite dei grani duri coltivati oggi in Italia e nel mondo.
“La nostra produzione – dice Salvatore Di Rubbo – è una produzione di nicchia perché vogliamo puntare all’alta qualità. Il nostro progetto è quello di esportare i prodotti agroalimentari sanniti in tutto il mondo”.
A 15 anni dall’approvazione delle legge di orientamento per l’agricoltura (la legge 228/2001), fortemente sostenuta da Coldiretti che ha rivoluzionato le campagne, i giovani hanno interpretato in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale e oggi il 70% delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.