Li troviamo in ogni angolo delle città. Sono i venditori di rose che in questi ultimi tempi, hanno preso d’assalto Benevento. Sono dappertutto, nei bar, nei locali, alla posta, nei supermercati, nelle pasticcerie, nei parcheggi, ai semafori, nelle discoteche. Fanno tappa in ogni dove, in ogni posto frequentato da giovani e non solo. A Benevento ormai va di moda il romanticismo, i “bengalesi” hanno già la cittadinanza sannita. Un sorriso sgargiante oppure un movimento di bacino, li avvicina alle coppiette ma non solo, anche a chi è in compagnia di amici o parenti. E’ il loro primo approccio per tentare di vendere una rosa, che sia di colore rosso, giallo, verde, o blu poco importa, l’importante è racimolare qualche spicciolo per chiudere in bellezza la giornata.
Ma ci sono bengalesi e bengalesi, coloro che si avvicinano e ad un rifiuto vanno via, tentando di “acchiappare” qualche altra coppia che acquista la loro rosa profumata, e poi ci sono quelli che, una volta adocchiata la vittima non la mollano fino a che non ottengono una monetina. Benevento è solidale nei confronti dei venditori di rose, in tutto ce ne sono una ventina che vagano di notte per il centro storico della città, tra vicoli e pericoli.
Ma Benevento, nonostante tutto, è partecipe al loro “lavoro”. E’ il caso di Iman, un giovane ragazzo amato e premiato dai beneventani dopo aver ottenuto, attraverso una colletta tra giovani, un maxi viaggio per rincontrare la sua famiglia nel paese natale. Insomma, le serate beneventane senza la loro presenza sarebbero noiose e monotone, loro sì che con il sorriso ti rallegrano, anche se a volte la caparbietà li mette a dura prova. In fondo si sa, nella vita bisogna sempre rischiare..
