Settemila imprenditori di tutto il Sistema associativo confindustriale, sabato 27 febbraio nella Sala Nervi in Vaticano, incontreranno Papa Francesco per celebrare quello che è stato già definito dai media come il “Giubileo dell’Industria”.
Ogni Associazione sarà rappresentata da una delegazione e per la Territoriale di Benevento saranno presenti il Presidente Biagio Mataluni, il Vice Presidente Vicario Filippo Liverini, il Vice Presidente Fulvio Rillo, i componenti del Consiglio Direttivo Fausta Rosa e Ioanna Mitracos, il Past President dei Giovani Imprenditori Pasquale Lampugnale, il Direttore Anna Pezza.
Si tratta di un evento storico per almeno due ragioni. È la prima volta, infatti, che nei 106 anni di Confindustria gli imprenditori si recano in udienza dal Santo Padre ed è la prima volta che l’intero sistema associativo partecipa ad un Giubileo, quest’anno dedicato alla Misericordia.
“Fare insieme” è il titolo della manifestazione che si articolerà in due momenti differenti: il 26 febbraio, sempre in Vaticano, si terrà un convegno sul rapporto tra etica e impresa, per approfondire i temi dello sviluppo e del rispetto dei principi etici e sociali; il giorno 27 febbraio, invece, gli imprenditori incontreranno il Papa.
Il Santo Padre ha più volte evidenziato che “la vocazione di un imprenditore è un nobile lavoro, sempre che si lasci interrogare da un significato più ampio della vita; questo gli permette di servire veramente il bene comune, con il suo sforzo di moltiplicare e rendere più accessibili a tutti i beni di questo mondo”.
Il Presidente di Confindustria Benevento, Biagio Mataluni, ha sottolineato: “E’ fondamentale che gli imprenditori siano ispirati da valori etici e morali nella gestione dell’impresa. L’udienza con Papa Francesco vuol essere un momento di riflessione e confronto, in cui noi industriali chiediamo di essere guidati dalla Grazia Divina nelle azioni e scelte quotidiane, dalle quali spesso dipende il benessere sociale. Dal dialogo con il Santo Padre ci attendiamo stimoli capaci di infondere fiducia ed un forte incoraggiamento per affrontare le sfide del futuro, senza mai perdere di vista l’obiettivo ultimo della coesione sociale”.