Il Comitato per la Tutela dei Commercianti Alluvionati, ha inviato una nota al prefetto di Benevento, Paola Galeone, con la quale ha sottolineato gratitudine per aver sollecitamente accolto la richiesta d’incontro e per tutto quanto il prefetto ha già celermente attivato, in conseguenza del nubifragio del 15 ottobre scorso.
Nello scritto, anche la proposta-richiesta per la convocazione di un tavolo di concertazione tra il Comitato stesso, il Comune e la Camera di Commercio.
“Le motivazioni – si legge – che ci hanno spinto a richiederle l’incontro, non consistono in un mero elenco di pretese da soddisfare, agevolazioni da ottenere, e quant’altro di similare, oltre al classico aggiornamento sullo “stato dell’arte”, materia di cui lei sicuramente, ha piena contezza, piuttosto un grazie al suo fattivo coinvolgimento.
Tendiamo ad aprire una nuova fase propositiva nell’interesse del comparto in cui risiedono ed operano le aziende che hanno costituito il Comitato, nell’interesse della città di Benevento e di tutte le aziende commerciali ed artigianali, colpite dall’evento alluvionale nell’intera provincia.
In ragione di ciò le chiediamo di istituire e presiedere un tavolo di concertazione, tavolo cui dovremo sedere con i rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Benevento e a quelli della locale Camera di Commercio.
Le proposte-richieste che questo Comitato intende formulare e che pensiamo possano essere da lei pienamente condivise, si racchiudono nei seguenti due punti:
Amministrazione Comunale a cui chiediamo di procedere alla riqualificazione dell’intero comparto che comprende via San Pasquale, via Ponticelli e via Cimitero.
Per tale iniziativa il Comune dovrà farsi parte diligente, curando il relativo progetto che verrà redatto dai tecnici comunali, i quali, di concerto con l’Amministrazione e con nostri rappresentanti, individueranno, in contraddittorio, le soluzioni architettoniche e le tecniche più idonee al raggiungimento della finalità progettuale.
Nel merito, essi dovranno provvedere ad emanare un regolamento-progetto finalizzato a: pulizia e pitturazione delle facciate dei fabbricati; ripristino e rifacimento dei marciapiedi, impianto di pubblica illuminazione ed arredo urbano; immediato trasferimento ad altra sede dei mezzi e dell’officina dell’Asia, riservando l’attuale piazzale di sosta (ridivenuto così, ameno e profumato) alle esigenze dei residenti, mentre il resto dell’area, o gran parte di essa, una volta liberata dalla sosta dei mezzi privati dei dipendenti Asia, potrebbe vedere l’istituzione di stalli per la sosta a pagamento, che verrebbero sfruttati dai clienti delle attività commerciali, clienti che oggi incontrano grandi difficoltà a reperire un parcheggio, e che il più delle volte, seppur a malincuore, sono costretti a migrare verso altri rioni.
Per il reperimento dei fondi necessari alla bisogna, il Comune potrebbe valutare attentamente e, quindi, decidere su una delle seguenti due proposte: gestire in proprio l’intera opera destinandovi interamente i tributi comunali, che tutti i residenti e le attività produttive locali, dovranno pagare per il periodo necessario alla totale copertura delle spese; far gestire l’intera opera (ad esclusione del progetto generale e della superiore attività di controllo, che dovranno sempre rimanere a cura e carico del Comune) dai cittadini residenti e dalle attività produttive locali; a tutti costoro, preventivamente riunitisi in Associazione legale, verrà concesso di non pagare i tributi al Comune, ma di versare il loro importo, direttamente nelle casse della costituita associazione, per il periodo necessario alla totale copertura delle spese.
Camera di Commercio, cui proponiamo di stanziare un fondo di garanzia di almeno 5 milioni di euro, destinato a facilitare l’accesso al credito, a favore di tutte le imprese provinciali, commerciali ed artigianali, colpite dalla calamità naturale.
Questa operazione che, alla fine non costerà nulla all’Ente, atteso che ne ricaverà anche un utile, incamerando gli interessi sui depositi, farà da volàno per garantire una veloce ripresa all’intero comparto produttivo.
Le banche non avranno più remore nell’erogare i finanziamenti, che comunque, dovranno sempre essere calibrati sulle effettive necessità ed affidabilità del soggetto richiedente, che si vedrà riconoscere anche un tasso agevolato, istaurandosi in tal modo, la convenienza del minor rischio d’impresa.
Il tutto per operazioni d’importo massimo erogabile di 100mila euro a pratica, per una durata fino a 60 mesi.
La sopravvivenza dell’intero comparto commerciale ed artigianale della zona, è vincolato alla celere realizzazione delle condizioni sopra esposte.
Le nostre affermazioni si basano su un reale, traumatico calo dello scontrinato e sulla mortificante situazione di stallo, in cui versano molte aziende, che non riescono a riaprire, stante la difficoltà nell’ottenere prestiti e/o risarcimenti.
Le nostre, sono semplici e ragionevoli proposte, di non difficile esecuzione, ma che potrebbero davvero cambiare il volto economico del nostro comparto, della città di Benevento e dell’intera provincia”.