Chiusa la tre giorni di Padre Pio nel Sannio è tempo di bilanci. Un evento epocale che ha riportato la provincia al centro dell’attenzione mondiale e questo a prescindere dalla fede. San Pio torna a Pietrelcina e riesce ad attrarre migliaia di devoti e non solo attorno al suo feretro, è già questo da l’esatta dimensione della “popolarità” di cui gode. Personalità e gente comune, il pellegrinaggio ha coinvolto tutti e questo è un dato di fatto inconfutabile. Altro è il giudizio consumistico legato al frate santo, se sia giusto o meno collegare al mero fatto devozionale anche un risvolto mercantile. E tuttavia già ci sono esempi particolarmente efficaci in tal senso. Basti pensare a Lourdes, a Medjugorje, Fatima, Assisi, Loreto, San Giovanni Rotondo, su tutti, e l’elenco potrebbe continuare a lungo. Tutti, laici ed ecclesiastici, hanno pensato bene di ricavare del lucro dalla fede popolare: ce ne stupiamo solo ora? E allora, in questa ottica generale, è lecito attendersi che uno dei punti del programma del presidente De Luca, e cioè quello di potenziare il turismo religioso e farne un volano di crescita, venga messo in pratica. Il ripristino della tratta ferroviaria Benevento Pietrelcina è un primo passo concreto. Cose ne direbbe Padre Pio di tutto questo? Non osiamo immaginarlo anche perchè non possiamo ma avendo conosciuto il carattere qualche scappellotto sarebbe partito.