Le ragazze italiane under34 scelgono di lavorare in agricoltura. Figure preferite sono le imprenditrici agricole, coadiuvanti familiari o socie di cooperative agricole.
È quanto emerge dall’analisi Coldiretti «Più lavoro in agricoltura dall’innovazione – Missione cambiamento: le risposte dei giovani agricoltori»,illustrata alla Fieragricola di Verona con le esperienze creative di imprenditori agricoli innovatori che hanno presentato nuovi prodotti e tecnologie, dalla App salvatruffe all’energy drink contadino, dal caviale di lumaca alle panatine, dalla pasta di canapa alle microalghe per il benessere.
Si evidenzia dunque – aggiunge l’organizzazione agricola – l’affermarsi in Italia di una nuova generazione di 60mila contadini, allevatori, pescatori e pastori «che costituiscono uno dei principali vettori di crescita del settore agroalimentare italiano».
Se un numero sempre più elevato di giovani decide di dare continuità all’azienda familiare, la vera novità – aggiunge Coldiretti – sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sull’agricoltura con passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione.
Secondo una analisi della Coldiretti/Ixè, tra le new entry giovanili nelle campagne, la metà è laureata, il 57 per cento ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74 per cento è orgoglioso del lavoro fatto e il 78 per cento è più contento di prima.
Secondo uno studio presentato dalla Coldiretti alla Fieragricola, ci sono opportunità di insediamento nella coltivazione italiana per almeno ventimila giovani fino al 2020 in seguito all’approvazione da parte della Commissione europea di tutti i Piani di sviluppo rurale presentati dall’Italia.