La precaria situazione della rete sanitaria nel Fortore beneventano, oggetto di una missiva dei democratici altosanniti rivolta al presidente della regione Campania De Luca e al commissario dell’Asl di Benevento Franklin Picker. Il coordinamento politico dei Democratici dell’Alto Sannio denunciano le insufficienze della Rete Sanitaria Emergenziale del Fortore dopo la decisione dell’Asl, con delibera n.13 del 06/02/2013, di chiudere i due SAUT di Foiano di Val Fortore e Ginestra degli Schiavoni, a fronte dell’istituzione di un unico PSAUT a San Bartolomeo in Galdo. Una decisione, secondo il coordinamento democratico altosannio, che nopn ha prodotto esiti positivi anche perchè lo PSAUT di S. Bartolomeo non risulta a tutt’oggi dotato delle necessarie attrezzature diagnostiche e terapeutiche coerenti e pienamente rispondenti alle finalità di Soccorso Territoriale Avanzato. In attuazione dei suddetti criteri programmatici, il Commissario Straordinario dell’ ASL di Benevento, in data 27.09.2010, licenziava il Piano Attuativo Aziendale che ribadiva la presenza in Valfortore di un presidio PSAUT ed una postazione SAUT per un totale di 18 medici e due ambulanze medicalizzate.Il PD Alto Sannita rivendica semplicemente quei sacrosanti diritti costituzionalmente sanciti. “I cittadini del Fortore devono poter ricevere il servizio di primo soccorso in tempi e modi identici a quelli di qualsiasi altro cittadino italiano. Superare l’attuale organizzazione è basilare per ridare dignità alle esigenze della popolazione fortorina, recita l’epistola, attraverso la istituzione di almeno due Centri di Assistenza ed Urgenza Territoriale da collocare in posizioni baricentriche rispetto agli effettivi tempi di percorrenza, con l’unico obiettivo di garantire il primo soccorso entro 20/30 minuti in tutto il territorio del distretto sanitario BN Nord-Est”.