La Cumana non arriva più a Cuma da quattro anni. Nei mesi scorsi abbiamo ripristinato la linea (con i lavori necessari per un costo di circa 400mila euro) ed oggi abbiamo effettuato il primo viaggio sperimentale sulla tratta Licola – Cuma, insieme a sindaci ed assessori dell’area flegrea. L’idea è di lanciare, in via sperimentale ogni domenica, un treno che colleghi il centro storico di Napoli alla magnifica area archeologica di Cuma.
La stazione di Cuma è il luogo ideale per visitare l’area archeologica ma anche la foresta regionale, peraltro dotata di una ottima pista ciclabile. Faremo un protocollo d’intesa con la Regione e la Sovrintendenza per consentire a turisti e cittadini, a partire da Pasqua, di poter fare una passeggiata panoramica, portando anche la bicicletta al seguito. Purtroppo i treni disponibili sulle linee flegree della ex Sepsa oggi sono ridotti al minimo e questa situazione crea disagi e ritardi.
Sono in corso attività di revamping per riattivare 12 treni esistenti nel giro dei prossimi 18 mesi. Abbiamo, inoltre, riattivato la commessa che porterà sulla linea 13 treni nuovi entro 30 mesi.
Entro 18 mesi saremo in grado di offrire un servizio più puntuale ma soltanto tra 3 anni potremo dare un servizio davvero efficiente e soddisfacente.
Scontiamo ritardi di decenni che non si possono risolvere in pochi mesi.
Le linee flegree dell’EAV hanno un enorme potenziale turistico. Intendiamo lavorare a progetti dove “cultura e trasporto” diventino un binomio vincente.
E tuttavia un segnale di speranza intendiamo lanciarlo da subito. Perché una Cumana che non arriva a Cuma, che Cumana è?